L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Roma-Inter, una partita di calcetto

Arriva la sosta per la Serie A, una sosta amara per l’ambiente nerazzurro. Una vittoria nelle ultime tre partite di campionato, l’Europa League non consideriamola nemmeno che è meglio. Una sconfitta, quella di ieri sera che fa male, in quanto scontro diretto per l’Europa che conta, ma che fa sentire anche peggio per come è arrivata.

LA DIFESA, QUESTA SCONOSCIUTA – Siamo sinceri, la gara potrà esser anche piaciuta ai spettatori disinteressati dal risultato o dalle squadra, ma per i tifosi e per gli addetti ai lavori deve essere un allarme rosso che risuona senza mai smettere. Solo nel primo tempo sono stati concessi 22 tiri in porta (12 giallorossi, 10 nerazzurri), record stagionale. C’è chi parla di spettacolo, e sicuramente può esser stato divertente assistere ad una partita di ping pong con 22 giocatori, invece io son costretto a dar ragione ai detrattori della nostra squadra, quando sostengono che così non andremo lontano.
Sia chiaro, non è che la squadra di Spalletti sia stata, o si sia dimostrata, un’armata solida impenetrabile, anzi; probabilmente con un fallo stupido in meno e una scelta azzeccata in più i 3 punti sarebbero tornati a Milano. Siam qui, però, per analizzare l’Inter e capire a cosa veramente potremmo aspirare.

I CAMPIONATI LI VINCE CHI SUBISCE MENO – Su 87 campionati a girone unico 72 sono stati vinti da squadra nella top 3 della miglior difesa, 73 dalla miglior difesa in assoluto. L’Inter ha già subito 8 reti in 7 partite.
Chiaro che all’inizio della stagione, cioè meno di due mesi fa, puntare al tricolore era un eufemismo, ma con questo andamento arrivare tra le prime 6 potrebbe risultare un’impresa più che ardua.
Il problema, analizzando, non è unicamente tattico. È chiaro che il gioco portato da de Boer è decisamente più propositivo rispetto a quello ammirato negli ultimi 3 anni tra Mazzarri e Mancini, quindi vien da sé che quando ti scopri maggiormente devi lasciare qualche spazio in più, ma a mio avviso è soprattutto una questione d’interpreti.
Delle 8 reti subite dai nerazzurri 4 arrivano principalmente per errori individuali: rilancio sbilenco di Santon contro il Palermo; palla sanguinosa persa da Kondogbia contro il Bologna; Murillo che decide di non marcare Dzeko ieri sera e fallo inutile di Jovetic per la rete di Manolas. Quindi 3 su 4 arrivano da errori di difensori, senza contare le 5 reti subite in Europa, tutte e 5 derivanti da pasticci difensivi individuali.

miranda

COSA PUÒ FARE DE BOER? – Mettersi le mani nei capelli? A parte gli scherzi, è chiaro che la partita la puoi preparare nei minimi dettagli, puoi accettare che la Roma venga a farti l’uno contro uno sulle fasce, è una tua decisione, certo che se i tuoi uomini però ti “tradiscono” con prestazioni al di sotto del livello professionistico, lì poco puoi metter mano.
Sinceramente ringraziamo che ci siano due settimane di sosta, così che il tecnico olandese possa lavorare maggiormente sui suoi temi tattici e recuperare, o quantomeno provarci, giocatori al limite della condizione psicofisica, o diversamente possa conoscere meglio i giocatori a disposizione. Uno su tutto Gabigol, la cui sensazione è che, una volta a pieno regime, possa dare quello strappo fisico che serve a questa Inter, ma senza dimenticare Ansaldi, che ieri ha esordito in campionato è ha dato un’ottima impressione, nonostante la mancanza di ritmo di gioco.

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