3 vittorie, 2 sconfitte e 2 pareggi. È questo il bilancio dell’Inter dopo sette giornate di campionato. 11 i punti in classifica, a meno sette dalla Juventus capolista e a meno tre dal Napoli momentaneamente secondo. Un bilancio certamente non positivo, ma nemmeno drammatico. La classifica è corta, numerose sono le squadre distanziate da soli tre punti.
Doveroso non cercare alibi per talune prestazioni decisamente sottotono, che hanno palesato evidenti blackout e vuoti (difensivi) da colmare nell’immediato se si vuole competere per le posizione di vertice. L’Inter deve ricercare quell’armonia tattica e mentale che le permetta di trovare la quadratura del cerchio, di guadagnare convinzione e determinazione sul terreno di gioco.
Insomma, il potenziale per far bene c’è eccome; de Boer ha il compito di far funzionare l’ingranaggio, di amalgamare qualità e tecnica che, sulla carta, sono e possono essere da terzo posto. E le avversarie? Davanti ai nerazzurri, tralasciando la Juventus, vi sono sette squadre, di cui due (Genoa e Torino) a pari punti. I granata ed il grifone, assieme a Milan, Chievo, e Lazio, stanno sorprendendo tutti: un ruolino di marcia invidiabile e, per certi versi, inaspettato.
Ma sono attese alla prova del nove, quella famigerata continuità. L’Inter non deve certo aggrapparsi a questo, ma è pur vero che molte che precedono i nerazzurri facilmente subiranno un atteso calo nelle prossime giornate. Perlomeno, la sensazione è questa. Rose inferiori (sempre sulla carta) a quella nerazzurra, che adesso non può più sbagliare.
La classifica dunque non condanna ancora i nerazzurri; ci mancherebbe, considerato che siamo solo al principio. Ma li mette in guardia: probabile che quelle che ti precedono risentano di un determinato calo nelle prossime giornate, ma non deve essere una giustificazione. Devi iniziare a carburare, e devi farlo già tra due settimane. Altrimenti, a dicembre, il verdetto rischia di essere tutt’altro che positivo…
Ecco la classifica attuale della Serie A.
