Pagliuca, gli auguri a Ronnie: “19 anni fa…”

I social network oggi, 22 Settembre 2016, sono monopolio di un unico calciatore. Non si tratta nè di Messi, nè di Neymar, nè di CR7. Il “ragazzo” è un novello 40enne che di cognome fa Nazario da Lima, di secondo nome Luìs, conosciuto da tutto il mondo come Ronaldo. Il suo compleanno è diventato assoluto trending topic di giornata, veicolato dall’hashtag #AuguriFenomeno.

1997-98-campionato-21-settembre-1997-inter-fiorentina-3-2-il-gol-di-ronaldoLo racconta, in esclusiva per il portale di Gianluca di Marzio, un suo ex compagno di squadra nelle stagioni 1997/98 e ’98/99, il portierone bolognese Gianluca Pagliuca. “Nei due anni in cui siamo stati compagni di squadra, lui ha sempre voluto festeggiare il suo compleanno insieme a noi. Una volta, dopo una partita, ci ha portato tutti fuori cena in un ristorante… brasiliano. Diciannove anni fa, bei momenti“. Un giocatore straordinario Ronaldo, sia in partita che in allenamento: Ho giocato con tanti campioni però lui aveva qualcosa in più rispetto a tutti gli altri: sicuramente il più forte. Mischiava tecnica e velocità, faceva il movimento più rapido e ti fregava. Era quello che faceva la differenza”. “Le punizioni gliele paravo! (ride, ndr) “Non era il suo pezzo forte. Ok, era bravo anche in quello ma lui eccelleva… in tutto il resto! In allenamento non si sacrificava molto. Ciondolava. E Simoni si arrabbiava. Io, Bergomi e Simeone cercavamo di spronarlo ‘dai porca…’ ma lui era così. Poi però in partitella andava ai mille allora e non lo vedevi nemmeno. Immaginati la sessione di tiri classica. Ecco, lui alle volte mi faceva lo scavino oppure il pallonetto. Mi prendeva in giro. Ma anche io l’ho fregato alcune volte!”.

Pagliuca si lascia andare ai ricordi delle grandi competizioni internazionali, parlando di Coppa Uefa : “Il nostro punto più alto. Ricordo quella sera come se fosse ieri, quando abbiamo festeggiato lungo gli Champs Elysées. Sarebbe potuto arrivare anche qualcosa in più come lo scudetto“. Inevitabile la domanda sugli infortuni, vera e propria maledizione della carriera del Fenomeno, e qui anche Gianluca si fa più cupo:Il momento più delicato è stato quando è tornato dal Mondiale in Francia. Barcollava. Aveva male alle ginocchia, era quello il suo problema. Non mentale come dicono alcuni. Ronnie soffriva per il dolore fisico alle sue ginocchia. Quell’anno ha giocato poco con noi, proprio per onor di firma perché il dolore lo condizionava”. 

 

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