Pedullà – La panchina di De Boer è già a rischio: serve la svolta in tempi brevi altrimenti…

Frank De Boer ha raccolto l’eredità di Mancini all’Inter il 9 agosto con una scelta presa con colpevole ritardo dovendosi ambientare in fretta in un contesto assolutamente nuovo. E le difficoltà sono state molte finora: sconfitta a Verona col Chievo all’esordio in campionato, pareggio casalingo col Palermo prima dell’acuto di Pescara in rimonta, grazie alla doppietta di Icardi nel finale. Ma la prestazione senza appello di ieri in coppa contro una squadra di qualche categoria inferiore (sulla carta) è stato già il punto più basso…

Contro un avversario non certo irresistibile l’Inter, a prescindere dagli interpreti, avrebbe dovuto offrire ben altro tipo di prestazione sul piano del carattere. Le assenze dei vari Joao Mario, Kondogbia e Jovetic (non inseriti in lista Uefa, al pari di Gabigol, per i noti limiti derivanti dal Fair-Play Finanziario) non possono giustificare la totale assenza di personalità evidenziata.

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Il tecnico olandese ha bisogno di tempo come è normale che sia ma l’Inter ha fretta, non intende perdere ulteriore terreno, specie dal punto di vista psicologico. A maggior ragione dopo gli investimenti sostenuti sul mercato da Suning. Ecco perché le prossime partite saranno già indicative per il futuro del tecnico: come riportato da Alfredo Pedullà, se non dovesse arrivare una svolta concreta nonché una reazione in tempi brevi, non sarebbe da escludere per il futuro un nuovo ribaltone in panchina.

In tal caso, occhio al nome di Fabio Capello, che ha un gran rapporto con i cinesi e che proprio nei giorni scorsi ha annunciato di aver chiuso con le Nazionali: al momento è soltanto un’idea ma si sa che nel calcio le cose possono cambiare molto velocemente. Un crocevia fondamentale può essere già la difficile sfida di domenica contro la Juventus.

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