GdS – Moratti: “Non sarà semplice mettere a posto la stagione…”

Giacinto Facchetti è scomparso da 10 anni e come riporta la Gazzetta dello Sport e Massimo Moratti alla presentazione del graphic novel “Giacinto Fac­chetti ­ Il rumore non fa gol”  è l’obiettivo di tutti i tifosi interisti presenti al teatro.
Finito di firmare l’ultimo libro, si incammina nel viale alberato e con la sigaretta in mano e si ferma a parlare di Inter.

L’ex numero 1 di Corso Vittorio Emanuele, nonostante la circostanza sia importante e gli faccia tornare alla mente ricordi ben più negativi, che la partenza sbagliata del campionato da parte dell’Inter, traccia un quadro non roseo della situazione: “Che non sarà semplice mettere a posto la stagione è normale pensarlo, dopo aver cambiato allenatore ad agosto. Frank de Boer è un ottimo tecnico, ma è arrivato nel calcio italiano da troppo poco”.
Il primo tifoso nerazzurro sottolinea la tempistica sbagliata delle scelte societarie ma difende il nuovo mister: “Bisogna avere pazienza e non addossar­ gli tutte le colpe di questo avvio di stagione. Ho letto critiche francamente esagerate. Ma lui è arrivato a venti giorni dalla fine del mercato e con la preparazione già avviata. Per onestà intellettuale bisogna concedergli almeno un mese ancora per poi esprimere dei giudizi sul suo operato”.

de Boer 6Con il solito sarcasmo poi Moratti non risparmia frecciatine e da un consiglio a Frank de Boer, rispetto alle scelte fatte fino ad ora come ad esempio la difesa a 3 o Ever Banega provato nel ruolo di regista: “Ecco, lui deve lavorare per non crearsi delle critiche supplementari. ­Per questo deve farsi consigliare bene da chi gli sta intorno, dal suo staff, e deve capire il calcio italiano studiando gli avversari”.

Sugli ultimi due acquisti ad effetto dell’Inter, si dice molto soddisfatto di Joao Mario, che è un campione europeo ed una garanzia, mentre Gabigol lo vede come un investimento per il futuro. Un giovane molto interessante da valutare sul campo e nel tempo.

Dopo aver espresso la sua soddisfazione per aver tenuto Icardi, il presidente più vincente della storia nerazzurra chiude con una battuta su Mancini: “Non si capisce bene alla fine chi abbia rotto per prima: se lui con la proprietà o viceversa. Comunque era­no tre mesi che le cose stavano in un determinato modo…”. 

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