Quando Medel fa il falso 10

L’Inter non ingrana e stavolta è difficile incolpare qualcuno. Il Palermo segna con un gollonzo fortuito di Rispoli, dopo 20 minuti a cavallo tra primo e secondo tempo in cui l’Inter stava finalmente venendo fuori. Tante occasioni, alcune clamorose sbagliate dai nerazzurri, ma gli errori sono soprattutto nella costruzione del gioco.

Sono troppo i passaggi anche semplici sbagliati dall’Inter in mezzo al campo, contro un modestissimo Palermo che non ha fatto nulla di che per portarsi questo punto a casa, se non avere un buon accordo con la dea bendata. Ma il gioco dell’Inter sembra avere dei principi sbagliati. Il dato più incredibile é questo: come può Gary Medel essere più pericoloso e toccare più palloni di Icardi nell’area di rigore. icardi

Ilcapitano nerazzurro avrà anche segnato (e ne ha sbagliato un altro semplicissimo), ma per la maggior parte della partita non c’è. Sbaglia tocchi facili, non prende posizione, non aiuta la squadra e le palle che gli arrivano a stento riesce a controllarle. Il Pitbull invece, ruolo mediano ruba-palloni tira-calci, nell’inedito ruolo di mezz’ala si rende pericoloso con inserimenti in più circostanze, lotta come sempre quando c’è da mordere le caviglie degli avversari,  qualche volta sembra essere lui l’uomo incaricato di regalare l’ultimo passaggio. 

Lui che non si lamenta mai, non critica società o allenatori, che ogni nuovo acquisto deve andare in panchina e invece gioca sempre, e che ora addirittura pare dover prendersi responsabilità che le qualità tecniche non gli consentono. E poi c’è chi passa un’estate intera a piangere dalla moglie per avere un rinnovo del contratto, che se non sembrava tanto meritato ormai, ora lo costringe a giocare come non ha quasi mai fatto, se non vuol sentire i fischi di tutto San Siro.

Qualcosa insomma deve cambiare: iniziamo a dare ad ognuno il proprio ruolo, speriamo in un po’ di fortuna in più, e magari il capitano si faccia un bagno di umiltà e si rimbocchi le maniche. Medel insegna.

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