Imparare dal passato non sarebbe un errore: Zanetti e Maicon ancora senza eredi all’Inter

Una coppia di terzini come quella che hanno avuto a disposizione Mancini, Mourinho e pochi altri tecnici, a cavallo tra il 2006 e il 2012 all’Inter, tanti allenatori la possono solo sognare. Anche i più grandi tecnici, del presente e del passato, difficilmente hanno potuto scrutare le potenzialità di un paio di terzini del calibro di Zanetti e Maicon, tecnicamente e non solo

L’Inter ha avuto questa fortuna, che è fortuna fino ad un certo punto: Zanetti arriva in punta di piedi nel ’95, i nerazzurri vedono subito in lui qualcosa di speciale e poi la storia sappiamo come è finita. Maicon invece é un’intuizione di Mancini, che per pochi milioni di euro si porta a casa uno dei fluidificanti più forti della storia.

Un esempio chiaro e limpido di come il ruolo di terzino possa avere una rilevanza al pari di tutti gli altri, se non di più. I due giocatori sopra citati valevano almeno quanto un Milito o un Cambiasso, ma nonostante ciò, l’Inter da alcuni anni a questa parte ha deciso che in quel ruolo potesse giocare chiunque, gente neanche lontanamente vicina dal meritare di poter vestire nerazzurro. Qui nel dettaglio valutiamo gli acquisti degli esterni bassi di Moratti prima e Thohir e Suning poi, dal 2011 a oggi.

maicon

(I valori sono presi da transfermarket)

2010-2011: Nagatomo – Dopo due anni di vittorie e di squadra consolidata, l’Inter torna a spendere per le fasce difensive, e si porta a casa questo piccolo campione d’Asia con il Giappone, che dopo pochi mesi al Cesena, non si sa perché, ben impressiona e arriva a Milano per 6,5 milioni. Ancora oggi i milioni di tifosi interisti si chiedono perché anno dopo anno, il piccolo Yuto sia ancora titolare sulla fascia mancina. Per di più, e stato anche capitano in diverse occasioni, un affronto che non può essere superato. L’Inter ha vinto l’ultimo trofeo nel 2011, la Coppa Italia. Coincidenze?

2011-2012: Jonathan – 5 milioni per l'”erede di Maicon“. Questa brutta frase ha accompagnato il povero Jonny in tutti i suoi anni all’Inter. Un paragone che non vale per nessuno, tanto meno per lui, che é diventato simpatico ai tifosi più per la simpatia che per valori tecnici. Con Mazzarri qualche piccolo miglioramento in un 3-5-2 che lo aiutava molto, ma verrà ricordato più per le parodie su di lui (e Branca che lo ha preso), che per le (mancate) discese sulle fasce.

2012-2013: A. Pereira – Nel porto che ogni anno vende giocatori di altissimo livello in giro per il mondo, anche l’Inter va a pescare questo “cavallo pazzo“. Terzino cresciuto calcisticamente in Uruguay e che avrebbe fatto bene a restare li. 10 milioni più bonus la cifra con cui i portoghesi beffano l’Inter. Rapporto prezzo/prestazioni, tra i peggiori acquisti degli ultimi anni, il peggiore tra i terzini.

Inter Milan's Pereira celebrates after scoring against Chievo Verona during their Serie A soccer match in Verona

2013-2014: Wallace – Un milione e mezzo di prestito dal Chelsea. Poco da dire: se neanche Mazzarri é riuscito a metterlo in campo decentemente. Una presenza negli ultimi minuti in il Torino, il tempo di commettere un fallo senza senso e far subito all’Inter il gol del pareggio e sparire giustamente dai radar.

D’Ambrosio – Per due milioni di euro l’Inter dal Torino prende un terzino abile a difendere e capace di qualche guizzo in area di rigore, ma che in 3 anni non è mai arrivato sul fondo. Nel Torino c’era anche Darmian, ma probabilmente sarebbe stato troppo forte. Ancora oggi D’Ambrosio gioca spesso titolare nell’Inter, quindi preparatevi a leggere i prossimi nomi…

2014-2015: Dodo – La Roma oggi compra Bruno Peres, uno dei migliori in prospettica probabilmente in Europa, e lo fa grazie ai quasi 8 milioni che l’Inter ha praticamente regalato per il brasiliano Dodo. Ok, la tecnica non é pessima, ma semplicemente non é un terzino. In un centrocampo a 5 potrebbe dire la sua (ma per inciso, ancora non l’ha fatto), però ci sono messi anche gli infortuni di mezzo. Alla Sampdoria per la seconda volta in prestito, ma tra due stagioni i blucerchiati pagheranno 5 milioni all’Inter di riscatto: coraggiosi.

Santon – Il bambino prodigio scoperto da Mourinho, quello che non aveva paura di Cristiano Ronaldo, oggi può andare in difficoltà con chiunque. Ceduto per 7 milioni e ripreso per 4, l’operazione non é stata neanche pessima. Gli va riconosciuta una buona verve offensiva: cerca sempre di attaccare, di andare sul fondo, ma dietro balla clamorosamente. Poi quando però puoi essere rivenduto a 5-6 milioni, e non passi 3 visite mediche su 3, diventi quasi un peso.

2015-2016: Telles – In prestito con diritto di riscatto, non esercitato dall’Inter (forse una scelta saggia finalmente). Solo 1 milione circa per il prestito dal Galatasaray e una serie di partite in cui si é visto qualche buon cross e a Milano si sono emozionati, ma null’altro. Troppo poco per chi deve sopportare Nagatomo da anni. Serviva di più ed è stato rispedito al mittente.

Telles Inter

Montoya – Anche lui in prestito, però secco dal Barcellona. Uno dei rari casi di giocatori che usciti dalla canterà blaugrana, hanno deluso sotto tutti i punti di vista. Luis Enrique lo ha fatto partire col sorriso, purtroppo per lui però Mancini non lo ha visto. Ha fatto meno danni di tanti altri suoi colleghi di fascia, ma solo perché non ha giocato praticamente mai. Un bel gesto per i colori nerazzurri, chiedere di essere ceduto a gennaio.

2016-2017: Erkin – A parametro zero, sembrava un bel colpo per l’Inter, che si assicurava il titolare della nazionale turca dovendogli garantire solo uno stipendio di ben 2 milioni l’anno per 3 stagioni. Forse proprio la nazionale è stata il suo problema, dove tutti (anche in casa Inter) lo hanno visto. Ora anche de Boer ha impiegato 5 giorni per metterlo alla porta, e potrebbe già lasciare Milano.

Ansaldi – 2 milioni più Laxalt per l’ex Genoa. Male al’Atletico, così così nello Zenit, ha passato una stagione fantastica lo scorso anno con il Genoa. I tifosi interisti ormai sono rassegnati a non vedere mai più un buon terzino con la maglia nerazzurra, ma questo potrebbe essere finalmente un buon acquisto. Premettendo che uno solo basta, se l’altro é Nagatomo, siamo pronti ad essere smentiti, non ci meraviglieremo.

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