Che sia un’estate caldissima nell’Inter non vi erano dubbi, ora ci si mette anche una dirigenza fantasma che non risponde, o fa finta di non rispondere, alle esigenze di Mancini, creando di conseguenza uno squilibrio nel futuro di allenatore e club.
Tuttosport parla dell’Inter come di una soap opera che di giorno in giorno aggiunge un capitolo esplosivo: se ieri la protagonista era Wanda Nara, oggi la copertina è di Roberto Mancini. Il giallo di un passaporto perso negli Usa mentre era in vacanza col figlio e un colloquio immediato con Bolingbroke per capire che si vuol fare da grandi.
Nel mezzo anche un occhiolino alla panchina inglese, perché si ipotizza che se Mancini avesse già una panchina libera si sarebbe già defilato, avendocela contro Thohir per le mancate informazioni sul passaggio di proprietà e per non aver ancora preso nè Touré nè Candreva, obiettivi di mercato dichiarati da tempo.
Ma sul Mancio ci sono anche ulteriori avvoltoi, quelli che magari spingono per ulteriori strascichi polemici per avere la panchina, con i nomi di De Boer e Prandelli pronti a subentrare e con Leonardo che dopo aver sedotto e abbandonato la panchina nerazzurra ogni tanto si ripropone, forte del fatto che per lui far allenatore o dirigente è la stessa cosa, mentre il sogno Simeone se ne sta tranquillo tra Atletico Madrid e Argentina.
In tutto questo, se altre squadre puntano campioni come Pjanic e Higuain, di fatto pronte a umiliare la concorrenza, l’Inter continua una guerra interna che non ha molto senso, con Suning che ancora non investe e Thohir che preferisce non aprir bocca.