Il saluto a Juan Jesus, un talento non totalmente sbocciato sotto la Madonnina

Dopo due anni di corteggiamenti Juan Jesus è di fatto un giocatore della Roma. Ieri mattina Sabatini ha infatti perfezionato l’accordo con Ausilio per l’acquisto del difensore brasiliano con la Roma che pagherà 2 milioni subito per il prestito oneroso e altri 8 milioni per l’obbligo di riscatto che avverrà automaticamente al raggiungimento di abbordabili raggiungimenti sportivi. Un ‘colpo’ che Spalletti ha fortemente voluto e che ha trovato un’accelerata soprattutto dopo l’infortunio accorso a Rudiger durante la preparazione all’Europeo con la Germania.

Il brasiliano classe ’91 lascia l’Inter dopo quattro stagioni e mezza dove in svariati momenti è stato protagonista. Un talento, però, non totalmente sbocciato sotto la Madonnina e che cercherà la propria consacrazione nella Capitale. Potrebbe essere un affare per tutte le carte in causa. L’Inter ha messo sotto contratto Ansaldi dal Genoa, un autentico jolly difensivo che interpreta molto bene tutti i ruoli, con Miranda e Murillo stabilmente titolari nel pacchetto centrale arretrato. La Roma aveva bisogno di un centrale difensivo mancino da affiancare a Manolas, mentre il diretto interessato Juan Jesus ha assolutamente bisogno di una stagione di rilancio e da protagonista e il club capitolino e’ stata un ottima soluzione.

jUAN jESUS

La sua fase di discesa è avvenuta soprattutto dopo l’avvento di Roberto Mancini nel novembre 2104. Il cambio di modulo alla difesa a 4 ha visto il ragazzo essere preferito dalla coppia Miranda-Murillo nella stagione appena passata. Sono state solo 19 le presenze in campionato e 4 in Coppa Italia con un rendimento leggermente al di sotto della sufficienza e una fiducia in se stesso probabilmente un po’ minata. Le migliori annate sotto la panchina di Mazzarri che lo aveva valorizzato nella difesa a 3 tanto cara al tecnico. Prestazioni convincenti e sempre in crescendo con il pubblico che aveva riposto in lui grandi speranze ed aspettative anche vista la giovane età.

Già sul finire della gestione del tecnico toscano, però, Juan Jesus aveva nettamente abbassato le proprie performance, con partite macchiate spesso da errori grossolani e che hanno messo dubbi sulla concreta ascesa del ragazzo in nerazzurro. La pressione di uno stadio ed una tifoseria esigente come quella interista, spesso, non sono materiale facile da gestire e il solo talento a volte non basta a pareggiare il bilancio con essa.

Ora una nuova avventura in vista ed un palcoscenico europeo di primo piano per far ricredere tutti gli scettici. Parola al campo, con l’ex guerriero nerazzurro pronto a tracciare una nuova interessante storia nella sua ancora giovane carriera.

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