Si è concluso da poco l’allenamento pomeridiano dei nerazzurri. Anche in questa seduta, come accaduto in quella di stamane, non si è visto Juan Jesus, come anticipo di una sua prossima ed imminente cessione alla Roma.
Rispetto al primo allenamento, la squadra è scesa in campo all’unanimità, almeno per il riscaldamento. Poi tre gruppi, in ordine sparso, per il consueto torello, con Biabiany prodigioso nel far “sfigurare” i malcapitati Kondogbia e Felipe Melo con il tunnel. Così come Icardi ai danni di Palacio.
Il Mancio, successivamente, li veste con le pettorine di tre colori distinti: i blu con Jovetic, Ansaldi Kondogbia, Santon, Ranocchia, Gnoukouri; i gialli con Palacio, Zonta, Melo, Biabiany, Erkin; i restanti in rosso. A turno due gruppi fanno girare palla e il terzo deve pressare. Mancini non è del tutto soddisfatto, almeno inizialmente e lo sottolinea ai suoi dicendo che non è un torello. Poi è un’altra storia, con Melo, Ranocchia e D’Ambrosio i più in palla. Contemporaneamente i portieri a turno, che stamattina si erano focalizzati sulle prese alte, ora sono impegnati nelle prese basse e sui tiri da fuori.
Prima dei titoli di coda, simil-partita a tutto campo, ma solo ad una porta, con un focus prettamente sulla manovra offensiva. Ad eccezione dei Primavera e di Santon, impegnati invece vicino alla bandierina nel palleggio alto con Carminati. Infine, partitella vera e propria a campo ridotto, ma a due porte: a segno solo Jovetic.