Si sta parlando molto di linea verde e progetto giovani in Corso Vittorio Emanuele con il nuovo gruppo Suning fermamente convinto che il nuovo corso dovrà essere basato tra un perfetto mix di giovani ed esperti per arrivare a raggiungere un piazzamento in Champions League nella prossima stagione.
Motivo per il quale il desiderio di Roberto Mancini non sarà accontentato, con quel Yaya Tourè che non rientra nei profili societari ritenuto ‘troppo esperto’ (33 anni) sulla media d’età della squadra. Un secco no che ha non poco infastidito il tecnico ma Piero Ausilio si è fatto portavoce della società promettendo investimenti giovani e dal sicuro valore.
L’Europeo in corso sta facendo apprezzare le qualità di Joao Mario. Il suo Portogallo, infatti, ha appena conquistato la finale della rassegna continentale e le prestazioni del 23enne dello Sporting Lisbona hanno impressionato gli uomini di mercato nerazzurri e non solo. Un giocatore intelligente ma soprattutto duttile, caratteristica molto amata da Mancini che spesso ha cambiato modulo e la possibilità di avere un giocatore polivalente può fare la differenza.
Cosi’, nell’andamento dell’Europeo, ecco che la società nerazzurra sarebbe intenzionata a virare fortemente sul centrocampista portoghese più che sui vari Berardi, Bernardeschi, Candreva o Gabbiadini, ritenuti ottimi giocatori ma meno duttili del primo.
Joao Mario non è intenzionato a prolungare il contratto fino al 2021 con lo Sporting Lisbona perchè attualmente guadagna 600.000 euro a stagione e le sirene europee sta bussando e la volontà di provare a tuffarsi nel grande calcio e’ concreta. L’età è perfetta (23 anni) così come l’esperienza accumulata nel campionato lusitano (4 anni in prima squadra). Il problema è la clausola rescissoria molto elevata (60 milioni) ma se la volontà del giocatore dopo l’Europeo sarà quella di andare via da Lisbona le pretesa del club potrebbero scendere in maniera considerevole.