Dalmat: “Il fallimento all’Inter fu colpa mia. E quel goal alla Lazio…”

Intercettato dalla redazione ufficiale della As Roma, l’ex giocatore nerazzurro Stephane Dalmat ha ricordato qualche aneddoto legato alla sua esperienza da calciatore in Italia, in particolare quando di fatto regalò lo scudetto alla Roma con un suo goal contro la Lazio a tempo scaduto:

“Mancavano pochi minuti alla fine della gara, l’arbitro Collina concesse un calcio di punizione a noi dell’Inter dal limite dell’area, ma decentrata sulla destra. Sul pallone andò Recoba che, come ricorderete, era un maestro nelle situazioni da fermo. Il suo sinistro non perdonava. In quella circostanza, però, mi guardò e mi fece capire che non voleva tirare. Non se la sentiva. Mi disse: – Ora tocca a te…Mi passò il pallone,  sfruttando la mia posizione più centrale quasi in prossimità del limite dell’area. Andai sulla sfera tirando di destro, senza pensarci, quasi a occhi chiusi. Partì la traiettoria e vidi la palla entrare sotto l’incrocio dei pali. Peruzzi non potè fare nulla, se non fare da spettatore. Per l’Inter fu importante perché a noi serviva un punto per qualificarci in Coppa Uefa ed essere sicuri del piazzamento. Ma fu importante anche per me perché quel giorno segnai il gol più bello della mia carriera”.

 

img-stephane-dalmat-1343868259_620_400_crop_articles-160050Riguardo poi alla sua carriera, che sebbene si trovasse all’Inter non decollò, l’ex giocatore ha detto:

“Fu colpa mia. All’epoca mi preoccupai troppo dei calciatori che arrivarono nel mio reparto per farmi concorrenza, così persi un po’ di fiducia in me stesso. Sbagliai. Se avessi continuato a lavorare come se nulla fosse, mi sarei ritagliato uno spazio importante nell’Inter. Probabilmente sarebbe potuta andare meglio, ma non rimpiango nulla. Poteva pure andare peggio. Ho giocato in club importanti, non mi posso lamentare. Ho smesso di giocare a 33 anni, non avevo più voglia di fare la vita del professionista, allenamenti, ritiri… Volevo solo giocare, senza più pressioni. Oggi lavoro come commentatore per una tv francese e quando ho tempo organizzo spesso tornei di calcio amatoriali con i miei amici. Mi diverto ancora con una palla tra i piedi…”.

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