LE PAGELLE / Sassuolo-Inter 3-1, al Mapei vincono le motivazioni

L’Inter saluta la stagione 2015-16 al Mapei Stadium di Sassuolo contro i nero-verdi di Di Francesco: Mancini si presenta con un 4-3-3 che dà spazio a giocatori meno utilizzati nelle ultime settimane, con Juan Jesus al centro della difesa coadiuvato da Murillo, Telles a sinistra e Melo a centrocampo. In avanti Jovetic ad assistere i neo-titolari Eder e Palacio. Al Sassuolo bastano le motivazioni per incidere già nella prima frazione, con l’1-2 di Politano e Pellegrini dimezzato da un ottimo Palacio prima del tris targato sempre Politano. Nel secondo tempo partita in discesa per i padroni di casa, che gestiscono il risultato agevolati dall’espulsione di Murillo, e approdano ad una storica Europa League.

CARRIZO 5,5: Serata nera per il vice Handanovic, che subisce 3 goal verso i quali ha pochissime responsabilità. Tradito dalla deviazione decisiva di Murillo in occasione del vantaggio di Politano e poco assistito quando Pellegrini raddoppia a porta vuota, nulla può fare sul terzo goal sempre di Politano, di testa da 1 metro, dimenticato da Telles. Al 72′ lascia il posto al giovanissimo Radu (sv).

D’AMBROSIO 5,5: Risucchiato dal caos dell’intero reparto difensivo, prova a spingersi in fase offensiva ma in maniera poco concreta. Sul suo lato ci pensa Palacio a mettere qualche pezza. Regolare il suo goal, invece annullato, ad inizio ripresa.

MURILLO 4: Ennesima uscita imbarazzante del colombiano, quantomai incerto in più occasioni determinanti. Sua la deviazione decisiva per l’1-0 di Politano, cade male in occasione del raddoppio nero-verde lasciando la difesa sguarnita. Al quarto d’ora delle ripresa viene ammonito e subito espulso per aver insultato l’arbitro, coronando un finale di stagione di preoccupante involuzione. Non è questo il Murillo che tutti vogliono e sui cui l’Inter ha intenzione di puntare il prossimo anno.

JUAN JESUS 5,5: Il brasiliano si perde, trascinato da Murillo, già nel primo tempo. Contiene come può le offensive dei velocisti di Di Francesco, nella ripresa non passano palloni bollenti dalle sue parti, ma si becca il giallo per un’entrata su Falcinelli.

TELLES 4: Senza dubbio il peggiore in campo dei nerazzurri questa sera: il terzino brasiliano, che non sarà riscattato dal Galatasaray a giugno, gioca malissimo la sua ultima partita. Disattento in difesa e impreciso in fase di costruzione, si becca il giallo e perde clamorosamente Politano in occasione del terzo goal (cosa ci faceva a destra?). Mina vagante.

BROZOVIC 6: Prestazione sufficiente per il croato, che dispensa ordine e idee a centrocampo. Suo il pallone recuperato che manda in porta Palacio per il momentaneo 2-1. Si becca il giallo per protesta a inizio ripresa.

FELIPE MELO 5,5: Il mediano nerazzurro prova a cimentarsi nel ruolo di diga davanti alla difesa ma gli avversari spingono sulle fasce e di lui si ha poca memoria nell’arco dei 90 minuti.

KONDOGBIA 6: Geoffrey è questa sera uno dei migliori per impegno, precisione e carattere; gioca tantissimi palloni con grande lucidità e prova, quando ne ha occasione, a spingersi verso la porta di Consigli. Si barcamena in una squadra in vacanza e al 70′ lascia il posto a Nagatomo (s.v.).

JOVETIC 6: Prestazione incoraggiante di Jojo, sempre avvezzo al tacco di troppo e impreciso in fase di finalizzazione. Sbaglia un goal a tu per tu con Consigli nel primo tempo, nel secondo si eclissa assieme ai compagni.

EDER 4,5: L’infortunio di Icardi gli regala una maglia da titolare, in realtà lui resta negli spogliatoi. Evanescente.jovetic

PALACIO 6,5: Il solito tuttofare, tra i migliori in campo questa sera, giocatore di sicurissima affidabilità: l’argentino svaria su tutto il fronte d’attacco, spiazza Consigli in occasione del 2-1 dei nerazzurri nel primo tempo. Prezioso e lucido anche in fase di contenimento,  dà tutto per la squadra come sempre. All’81’ lascia il posto al giovane Della Giovanna (s.v.).

MANCINI 5.5: Poche responsabilità imputabili allo jesino questa sera, il quale schiera la formazione migliore ma Eder ed altri non ripagano la fiducia, schiacciati comunque dalle motivazioni degli avversari. Nella ripresa regala primi minuti di serie A ai giovani Radu e Della Giovanna. Titoli di coda su una stagione altalenante su cui riflettere per agire e tornare grandi.

 

 

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