Di Francesco sogna in conferenza: “Stiamo già facendo la storia, ora completiamola”

Eusebio Di Francesco sogna una qualificazione in Europa storica per il suo Sassuolo, a cui basta la vittoria contro l’Inter, o almeno fare gli stessi punti del Milan, per raggiungere un’impresa titanica dopo sole tre stagioni passate nella massima serie. Ecco l’estratto della conferenza stampa del tecnico, che sogna la doppia vittoria nei confronti diretti con Mancini in stagione:

La storia già la stiamo facendo, per i punti e la posizione in classifica che abbiamo, dobbiamo completare l’opera. Prima di tutto dobbiamo vincere domani. Poi se si parla di Europa League bisognerà attendere la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Ma ora pensiamo a mantenere il sesto posto, abbiamo costruito qualcosa di importante, le basi per crescere e migliorarci. Il risultato di domani per me sarà molto . Il Sassuolo in tre anni ha fatto qualcosa di grande, se si pensa agli anni precedenti è un grandissimo percorso di crescita”.

Sembrano ormai lontani i tempi in cui Di Francesco usciva con la schiena a pezzi dopo le sconfitte contro l’Inter, subendo addirittura sette goal in una sola partita:

sASSUOLO

I 7-0 contro l’Inter sembrano ormai lontani: “Beh…teniamoli ancora lontani perché poi l’insidia è sempre dietro l’angolo. Era un po’ una sindrome da Inter di cui ci siamo liberati. Abbiamo fatto degli ottimi risultati con i nerazzurri e ci siamo ripresi un po’ di quello che avevamo lasciato per strada. È giusto che ognuno giochi al meglio per fare il bene della propria squadra, come ha fatto il Verona con noi ad esempio. Deve succedere sempre così, come accade all’estero, le partite facili nel calcio non devono esistere”.

Le ultime battute sono sulla formazione e sulla programmazione della società:

Mancini ha buoni motivi per darla, io no, anche se non ho grandissime scelte. Ho recuperato qualche giocatore ma non ci sono le possibilità per cambiare tanto. Detto questo, non dirò la formazione. Il dottor Squinzi è ottimista e a me piace lavorare con persone positive. Ritengo che questo ambiente abbia bisogno di positività, di qualche tifoso in più, di essere incoraggiato anche nei momenti di difficoltà. Quello che stiamo facendo è straordinario, quando chiamo il patron lui è contento ma allo stesso tempo non lo è mai, questo ci stimola a fare sempre meglio. Non è il momento di parlare del futuro, nella testa ora c’è l’Inter, intanto portiamo a casa i tre punti, del resto parleremo a partire dalla settimana prossima”.

 

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