C’era una volta Maicon…Nostalgia terzini in casa Inter

I problemi dell’Inter targata 2015/2016 sono stati tanti. A volte la sterilità offensiva, altre volte una difesa poco concentrata, la mancanza di qualità in mezzo al campo che Kondogbia e Brozovic hanno provato a rimediare con molte difficoltà, i risultati pessimi in trasferta nel girone di ritorno. Ma un dato che è stato costante dalla prima all’ultima giornata è il basso rendimento dei terzini. Mancini li ha provati tutti, alcuni anche su entrambe le fasce, ottenendo sempre un mediocre risultato. Nagatomo e D’Ambrosio, i più utilizzati, ma anche Santon, Telles, o Juan Jesus adattato a sinistra.

Ci sono comunque colpe relative da dare ai giocatori. Loro sono questo, calciatori medi finiti in una realtà più grande di loro, titolari perchè negli anni non si è stati capaci di portare a Milano un terzino degno di una squadra che vuole arrivare nelle prime 3 posizioni. Nagatomo e D’Ambrosio, i più utilizzati recentemente e in generale durante la stagione, sono bravi a fare quello che sanno fare meglio: il compitino. Il giapponese ci mette corsa e una spiccata velocità, limitando grazie a questa alcuni limiti fisici e di posizione. Riesce spesso a crossare dal fondo o dalla trequarti, sfruttando il fatto di essere ambidestro. Certo che, una cosa è buttare la pala in area, una cosa è saper crossare bene. Telles Inter

L’ex Toro invece, è abile nella fase difensiva, non eccezionale certo, ma non è facile saltarlo. Compensa però il fatto che mai e poi mai riuscirà con uno scatto o un dribbling ad arrivare sul fondo e crossare. Loro sono i titolari, quindi è inutile sottolineare gli altri citati in precedenza.

Ci si chiede quindi: può una squadra che vuole almeno arrivare in Champions, permettersi terzini da metà classifica? La risposta è più che scontata. Se poi i terzini di metà classifica sono giocatori come Vrsaljko, Bruno Peres o Widmer, ci sentiamo di definirci buoni se pensiamo che i nerazzurri siano a livello di questi.

La nostalgia Maicon viene naturale, considerando che oggi, anche se non può reggere 38 partite di fila, il Maicon della Roma ci farebbe ancora comodo. Ma forse anche il Chivu del 2010, un giocatore poco più che normale, che adesso farebbe un figurone.

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