Giorni caldi, anzi caldissimi in casa Inter, tra nuovi ingressi societari, mercato da programmare e un caso curioso, o allarmante, reso noto dall’ad Bolingbroke.
La Repubblica rivela infatti che l’assetto societario interista sta per cambiare, in quanto ne Thohir ne Moratti riescono a sistemare le casse della squadra, con l’avvento del tycoon indonesiano sono aumentati i ricavi ma non nella quantità preventivata.
Ciò che invece è allarmante è un discorso che Michael Bolingbroke ha fatto ai dipendenti 10 giorni fa, dopo le rassicurazioni per la prosecuzione del rapporto tra Inter e Thohir, a margine del discorso ha invitato tutti ad avere la massima discrezione sul futuro nerazzurro, chiedendo caldamente  di essere riservati al massimo, cosa che all’interno di movimenti delicati di mercato può starci, ma ha insistito dicendo che esiste la concreta possibilità che l’Inter sia sotto spionaggio e da qui il colpo di scena, con una cimice, o quello che a tutti è sembrata una cimice per intercettazioni ambientali, tirata fuori dall’amministratore delegato.
Bolingbroke ha spiegato che la cimice è stata rinvenuta sotto una scrivania degli uffici nerazzurri e se la cosa può aver fatto sorridere o allarmare ha sicuramente colpito tutti, perché emergono dubbi su quali conversazioni siano così interessanti da essere sotto controllo, il tutto mentre i cinesi puntano al 20% societario proprio in questi giorni.