GdS – Inter in Champions, si può! Ecco i 5 motivi per crederci

La Gazzetta dello Sport analizza la corsa alla Champions League dell’Inter, ancora difficile ma non improbabile come due settimane fa, dopo la sconfitta con il Torino. Pensare che per ben 3 volte l’Inter è stata in testa alla classifica (dalla 3a alla 5a, durante la 13a giornata e dalla 15a alla 18a), l’obiettivo terzo posto sembra essere quasi il minimo. Un periodo nero però all’inizio dell’anno solare ha distrutto quanto di buono fatto prima e ora l’Inter deve rincorrere la Roma, avanti di 4 punti, ma con diversi motivi che possono dare speranza a tutti i tifosi.

1) UN SISTEMA DI SQUADRA – Da inizio stagione fino a fine gennaio, Mancini ha provato tutti i moduli, disponendosi spesso a specchio per arginare gli avversari. A volte bene, a volte meno, il punto più basso si è raggiunto nella doppia sconfitta in 3 giorni con Juventus e Milan (campionato e Coppa Italia). Da allora, Mancini cambia e si schiera sempre con un modulo base, il 4-2-3-1, con delle varianti tattiche come possono essere 4-3-3 o 4-4-1-1 a secondo delle situazioni. Ci ha messo un po’, ma il tecnico ha trovato la giusta quadratura, che da buoni spunti alla manovra e torna a chiudere la cerniera dietro. Negli ultimi due incontri, l’Inter non ha preso gol, prima volta nel 2016 per due partite di fila. Fortuna a Frosinone a parte, non è un caso, ma è simbolo di compattezza.

2) ICARDI E JOVETIC – E’ successo qualche volta di vederlo in panchina, ma ora è inamovibile. Mauro Icardi è imprescindibile per questa Inter, considerando i suoi gol e la sua incredibile percentuale realizzativa. Poi, nelle ultime partite, qualcosa è cambiato anche per Jovetic, che sembra essere tornato ai suoi livelli. Con la sua crescita è aumentato anche il feeling tra i due. Non si sa bene cosa non permetteva ai due di trovarsi bene in campo, ma la giusta affinità tra i due potrà essere decisiva alla fine.

icardi jovetic

3) CALENDARIO – L’Inter nelle ultime 5 non ha grandissimi impegni. Affronta squadra di medio o basso livello. La Roma invece affronta il Napoli in casa e il Milan a Milano. Il calendario comunque va valutato ma contestualizzato. L’Inter ha cominciato la sua crisi con due sconfitte casalinghe proprio con Sassuolo e Lazio, squadre che potrebbero ancora lottare per un posto in Europa quando affronteranno i nerazzurri. Non bisogna sottovalutare nessuno quindi, anche perchè su 5 partite, l’Inter ne ha 3 in trasferta, ma Roma solo 2.

4) TENSIONI A ROMA – Due pareggi di fila con Bologna e Atalanta che non aiutano per niente la Roma. Doveva chiudere la corsa invece ha riaperto i giochi. Poi c’è il caso Totti e i problemi con Spalletti: l’allenatore ha maltrattato il gruppo, forse sperando in una veloce reazione, ma Totti non è stato molto d’accordo, e tra 5 partite deve dire addio alla Roma.

5) LE RIMONTE DI MANCINI – Qui ci si avvicina alla scaramanzia. Mancini ha vinto in carrera con rimonte incredibili: da giocatore lo scudetto con la Lazio nel 2000, quando a 8 giornate dal termine era dietro di 9 punti. Da allenatore, gli 8 punti in 6 giornate recuperati allo United nel 2012, sulla panchina del City. Mancini fa rima con zona Cesarini.

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