Da tre anni l’Inter non vince in casa contro il Napoli. Dopo le infuocate due sfide di quest’anno al San Paolo, è tempo di ripresentarsi alla Scala del calcio, tra l’altro con una vittoria a testa. Ci sarà un pareggio per mantenere il bilancio in perfetto equilibrio. Potrebbe essere, anche perché è con una X che si sono concluse le ultime due partite, entrambe con Mazzarri sulla panchina nerazzurra: uno scialbo 0 a 0 due anni fa è un frizzante 2 a 2 più di un anno fa, con la partita che si accese letteralmente nei minuti finali.
I nerazzurri hanno colto i tre punti per l’ultima volta con Stramaccioni in panca. L’Inter era in un ottimo periodo di forma, lottava per le primissime posizioni, aveva vinto a Torino contro la Juventus e prometteva una stagione scintillante. Promesse che rimasero tali, perché, nonostante la vittoria, iniziò una spirale negativa di risultati culminata nel nono posto finale in classifica.
Quella sera ci fu però spettacolo, con un goal straordinario di Guarin al volo ad aprile le danze e la solita chirurgica freddezza di Diego Milito sottoporta a chiudere i conti. Tra un Cassano che illumina è un Pereira che rischia una clamorosa autorete, c’è tempo per l’assalto napoletano, ben respinto se non per il goal della consolazione dato a Cavani. Un peccato veniale in una serata da 3 punti. Tra due giorni verrà offerto il bis?
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