LE PAGELLE / Inter-Juventus, super Manaj, la chiude Zonta. La Primavera Tim Cup è nerazzurra

Ecco le pagelle dei nerazzurri dopo Inter-Juventus, finale di ritorno della Primavera Tim Cup, conclusasi con il risultato di 2-1 per i nerazzurri, che portano a casa il trofeo.

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Radu 7: attento in uscita e protagonista al 19′ del primo tempo quando protegge la porta nerazzurra sull’incursione di Favilli. Non può nulla sul piazzato di Kastanos. Inoperoso nel secondo tempo di marca nerazzurra. Attento sul tiro velenoso di Lirola all’82’ mandando in corner.

Gyamfi 6: meno spinta per il numero 2 nerazzurro, che libera molte situazioni pericolose, preoccupandosi molto di più della fase difensiva. Nella ripresa è più vivace, con molte più sovrapposizioni e sortite offensive.

Gravillon 6,5: se Vadalà non è pericoloso, il merito è tutto del centrale nerazzurro. Sicuro ed attento negli anticipi, rischia nel secondo tempo la seconda ammonizione, graziato dall’arbitro Di Martino.

Della Giovanna 6,5: insieme al suo compagno di reparto, controlla bene gli attaccanti bianconeri, chiudendo sempre con eccezionale tempismo. Leader e capitano guida la squadra con personalità e alza al cielo, con merito, il trofeo.

Miangue 6,5: la prestazione del terzino belga è molto positiva. Infatti, controlla molto meglio le avanzate di Lirola, senza soffrire come nella partita dello Stadium.

Zonta 6,5: molta corsa e grinta, ma è poco supportato da Gnoukouri e non riesce a far ripartire le azioni nerazzurre con la solita maestria. Spreca al 65′ l’occasione del pareggio su azione convulsa dei nerazzurri, ma chiude i conti nel finale col goal del 2-1 in contropiede.

Gnoukouri 5: tante parole, poca corsa. Personalità tanta, errori troppi: altra prestazione negativa del numero 14 nerazzurro, incapace di entrare in partita e dare ordine al centrocampo. Si addormenta sul goal dei bianconeri, perdendosi Kastanos. Nel secondo tempo migliora, ma è insufficiente.

Bonetto 5,5: meno pimpante rispetto all’andata, poco servito, sparisce fin troppo durante il match, anche a causa di problemi fisici, che lo costringono ad abbandonare il match. (dal 70′ Bakayoko s.v.: entra al posto dell’infortunato Bonetto, garantendo la spinta necessaria sulla fascia destra).

Kouame 5,5: titolare al posto di Delgado, non riesce ad incidere come Vecchi si aspetterebbe. Spostato dietro Manaj, fa valere molto di più la sua velocità, creando più pericoli alla retroguardia bianconera, ma con poca fortuna. (dal 74′ Pinamonti s.v.: fa quello che Vecchi si aspetta dal centravanti. Più profondità e più appoggi a Manaj.

Manaj 7: il centravanti albanese è il più pericoloso dei nerazzurri, tre occasioni nitide per lui, purtroppo sprecate malamente. Nel secondo tempo è sempre presente in ogni azione offensiva nerazzurra, sbaglia ancora al 73′, ma tre minuti dopo confeziona la rete del pareggio con un gran goal. Fuori per espulsione per due ammonizione ingenue: giallo dopo il goal e per simulazione all’88’.

Baldini 6,5: fa intravedere le sue qualità e la sua intelligenza tattica, quando si accende crea pericoli alla retroguardia bianconera. Meglio nel secondo tempo, soprattutto dopo il cambio di modulo, maggiore qualità e ricerca dell’uno contro uno, procurandosi molte punizioni, facendo salire la squadra nei pochi momenti di difficoltà. (all’88’ Popa: entra per difendere il prezioso pareggio)

Allenatore Stefano Vecchi 6,5: nel 4-3-3 nerazzurro, l’unica novità, rispetto all’andata, è rappresentata da Kouame al posto dello spento Delgado dell’andata. Il buon primo tempo nerazzurro, condito da 4 nitide occasioni, è macchiato dalla disattenzione del goal bianconero. Proteste per il fallo laterale che porterà al vantaggio bianconero e tanti rimproveri a Gnoukouri, poco presente durante la partita. Nel secondo tempo il 4-3-3 iniziale si trasforma in un 4-4-1-1 (con Pinamonti in campo diventerà un classico 4-4-2), con Kouame a supporto di Manaj: la squadra è più quadrata, controlla meglio le sortite offensive degli avversari, rischiando meno e trovando il goal del pareggio. La sua esultanza sul 2-1 di Zonta, lo porta all’espulsione. Doppio match preparato egregiamente e primo trofeo stagionale portato a casa.

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