Troppe parole, pochi fatti. E un’altra stagione da dimenticare

L’attuale stagione nerazzurra ricalca perfettamente le precedenti annate a tinte nerazzurre: alti e bassi, in un’altalena continua di emozioni e delusioni. Ed i motivi sono facilmente individuabili:

AMBIENTE PRETENZIOSO – Uno dei problemi principali è la poca umiltà dell’ambiente che circonda il mondo nerazzurro. “Siamo l’Inter. Si punta al massimo”, ripete Mancini, seguito a ruota dalla società. Da anni l’ambiente è caricato da proclami e dichiarazioni di rivincita, “Questo è l’anno buono” dicevano. Ma il punto focale è che queste dichiarazioni sono fin troppo deleterie e cariche di responsabilità per calciatori che non hanno la maturità di prendersi certi pesi sulle spalle, visto che a fatica indossano con onore la maglia nerazzurra.

mancini deluso

MENO PROCLAMI, PIÙ FATTI – Una squadra distrutta dal boomerang mediatico creato dalla stessa società. Una squadra troppo rilassata (quasi se avesse già raggiunto l’obiettivo stagionale) prima del ko contro la Lazio, interviste in cui non si esprime la consapevolezza della propria forza, ma una presunzione di essere una squadra completa e compatta. Presunzione che viene automaticamente smentita dai fatti: le potenzialità non servono se non vengono dimostrate immediatamente da fatti concreti.  Dichiarazioni che incombono su giocatori che hanno bisogno di più tranquillità mediatica, senza farsi influenzare dall’esterno e da ciò che è solo contorno della Beneamata. Umiltà, concentrazione e voglia di vincere: un mantra che deve risuonare nella testa dei giocatori fino allo sfinimento. I proclami si lasciano agli altri, necessitano i fatti perché troppe parole hanno riempito di aria fritta la testa dei giocatori nerazzurri.

 

 

 

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