La difesa nerazzurra e la crisi inevitabile: quando la concentrazione viene a mancare

GENESI DI UNA CRISI – 20 Dicembre 2015: la discesa rovinosa dei nerazzurri iniziò in quella serata. La testa della classifica non portò benefici ai giocatori che, troppo euforici e presuntuosi, persero quella partita. Disattenzioni difensive che iniziarono, quindi, da quel match contro la Lazio. Con quella sconfitta iniziò un periodo di crisi lungo 11 partite, fatto da 12 punti, condito da 16 goal subiti. E 3 goal arrivarono dal Verona, ultimo in classifica.

SEMPRE PIÙ GIÙ – Il calo della difesa è il dato da sottolineare: da una quasi impenetrabilità con appena 9 goal subiti in 16 partite, si passò ad errori difensivi, con numerose disattenzioni ed errori marchiani dei difensori nerazzurri e ben 16 goal sul groppone. La crisi partì dalla difesa e l’Inter precipitò dal primo posto in classifica, a lottare, al massimo, per un quarto posto insoddisfacente, ma meritato per ciò che ha dimostrato sinora.

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OBIETTIVO MANCATO – 28 Febbraio 2016: la caduta prima dell’apparente rinascita. La sconfitta contro la Juventus fu la goccia che fece traboccare il vaso. Quel match chiuse un periodo di crisi burrascoso, aprendo un piccolo ciclo di 3 vittorie ed 1 pareggio che ha illuso il popolo nerazzurro. Ma i problemi difensivi, mascherati dai successi, non sono stati risolti. Infatti, con il posticipo di ieri sera, l’Inter subisce goal da 5 partite di fila (6 goal subiti), pagando a caro prezzo le disattenzioni difensive. Ieri sera altre ingenuità: immobilità difensiva sul primo goal granata con Molinaro che segna indisturbato e poco dopo fallo inutile di Miranda, che lascia in 10 la squadra con oltre mezz’ora da giocare. Disattenzioni difensive che hanno compromesso la stagione nerazzurra e portato al fallimento dell’obiettivo primario della stagione. Champions svanita e difesa principale problema da sistemare.

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