L’Inter dice praticamente addio al sogno Champions League quando ancora mancano sette giornate al termine del campionato: la sconfitta subita in casa, in rimonta e in 9 contro 11, contro il Torino ha azzerato qualsiasi speranza nerazzurra di arrivare al tanto agognato terzo posto.
Roberto Mancini sorprende tutti schierando Juan Jesus al posto di Murillo in difesa, con D’Ambrosio che non recupera dal problema avuto in mattinata e il cui posto viene preso da Santon, che non giocava titolare dal derby perso malamente contro il Milan per 3 a 0: scelte, come ormai consuetudine per i tifosi nerazzurri, non condivise da tutti.
Nonostante un avvio abbastanza al rilento, l’Inter riesce a trovare il vantaggio con un rigore trasformato da Mauro Icardi fischiato per un fallo di mano di Moretti su un tiro di Brozovic: questa la gioia dei sostenitori nerazzurri.
Nella ripresa però la partita cambia totalmente, anche se inizialmente Handanovic è strepitoso su una conclusione ravvicinata di Belotti, che si fa ipnotizzare dal portierone sloveno.
Ma alla fine, il Torino riesce a trovare il pareggio, con Molinaro bravissimo a sfruttare l’errore di una difesa nerazzurra apparsa fin troppo facile da perforare.
Piove sul bagnato in casa nerazzurra, che dopo aver subito il pareggio rimane anche in inferiorità numerica, a causa dell’espulsione per somma di ammonizioni di Miranda.
Nonostante l’uomo in meno, l’Inter ci prova a portare a casa i tre punti, ma Padelli è bravissimo a respingere un colpo di testa ravvicinato di Icardi.
Ma la beffa arriva comunque, con Belotti che trasforma un rigore da lui stesso procurato per un “presunto” contatto con Nagatomo, espulso nell’occasione (anche se le immagini del replay dimostrano che il fallo non c’era).
All’Inter non riesce l’impresa di recuperare il risultato nonostante la doppia inferiorità numerica: il Torino sbanca San Siro e il terzo posto ormai è lontanissimo per i nerazzurri.
