Un consiglio spassionato perché Ljajic non deve essere sacrificato sull’altare di Candreva

Il riscatto di Adem Ljajic dell’Inter dalla Roma è stato argomento di dibattito nelle ultime settimane e anche noi abbiamo voluto aprire un sondaggio in tal proposito: riscattarlo definitivamente o abbandonarlo nella Capitale?

Ha vinto la prima opzione e, per quanto poco conti, il sottoscritto anche avrebbe votato nella stessa maniera in cui si è espressa la maggioranza. Il serbo è stato uno dei più continui in questa stagione, è risalito dal fondo delle gerarchie manciniane, ha sempre portato numeri e qualità alla causa, non facendo mancare sacrificio e anche momenti di leadership tecnica. Capacità di legare il gioco tra reparti, saltare l’uomo, fare assist e segnare, ripiegare in difesa, adattarsi a più ruoli. La sua disponibilità è stata totale, sebbene non siano mancate le occasioni in cui il suo allenatore lo ha punzecchiato con decisione e franchezza. Il suo impatto si è però fatto sentire nell’economia del gioco meneghino, soprattutto perché ha mostrato di trovarsi a suo agio con tutti i moduli e i compagni possibili. Oltretutto, essendo ancora giovane, può crescere ancora con un tutor come Mancini al suo fianco.

2) Antonio Candreva - 23 partite 7 assist

Quali sono invece i margini di crescita di Antonio Candreva, ala ormai vicina ai 30 anni e mai protagonista in palcoscenici di spessore esaltante? Una stagione e mezza buona alla Lazio, un bel bagaglio fatto di corsa e tiro, non lo mettiamo in dubbio, ma i problemi caratteriali emersi negli ultimi mesi e la tanta fatica a imporsi, con molte squadre cambiate, prima dell’affermazione capitolina, lasciano qualche perplessità sulla sua capacità eventuale di adattarsi a un contesto come quello dell’Inter.

Dalla sua parte, non si può negare, l’ottimo rendimento sempre offerto con la maglia della Nazionale, dove la pressione è all’ordine del giorno. Le differenze di età, il curriculum e la differenza di almeno 10 milioni per i prezzi dei cartellini fanno però propendere ancora per il talento cresciuto nel Partizan Belgrado. Dopotutto, il campionato sta dimostrando che si può andare avanti senza compiere l’ennesima rivoluzione della rosa, se non per chi può fare davvero la differenza rispetto agli interpreti attuali. Candreva rientra tra questi? Non ne siamo convinti.

Impostazioni privacy