Ma vincere non era la sola cosa che conta?

Premesso, le partite le perde solo chi le gioca, ma spesso a parità di beffa esistono diverse scuse, a seconda del pianeta che le discute.

Partitamo dal presupposto che ieri la Juventus è riuscita nell’impresa del mettere il Bayern Monaco in grosse difficoltà, ma la fuoriserie di Guardiola ha reagito da top club, da squadra che sa che quando vuole ribaltare un risultato e lo fa, senza difendersi e senza guardare in faccia nessuno, è cosi in Bundesliga e cosi può essere in Europa, Barcellona permettendo.

L’Inter, nel suo piccolo di una stagione con alti e bassi ha avuto la “quasi impresa” di ribaltare uno 0-3 contro i bianconeri e attenzione, è 0-3 non 2-2 dove basterebbe difendere il vantaggio per passare il turno, ma la reazione del pianeta opposto ai nerazzurri è stata questa:

746d995132c0c076d8709c13dfa7e3a5-54794-1456963441Più bello così? Si, perché conta solo vincere, non importa come e quando ma conta solo vincere, dunque che facciamo? Barattiamo il ritorno della Coppa Italia col passaggio del turno con il Bayern?

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Il calcio resta bello e crudele proprio per serate come quella di ieri e quella della Coppa Italia, rimontare l’incredibile, alimentare un sogno e nel peggiore dei casi veder svanire tutto sul più bello, prendere 4 gol in rimonta o sbattere un pallone su una traversa dal dischetto, ma se un tempo esisteva il detto “Grazie lo stesso” oggi esiste “Più bello così“, con buona pace del “vincere è l’unica cosa che conta”.

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