CdS – Maurito Icardi, odio e amore con Mancini. Addio in caso di mancato terzo posto?

Come riporta il Corriere dello Sport per il modo di stare in campo e per le caratteristiche, Mauro Icardi farà sempre parlare di sé , ma i numeri non possono essere contestati ed i suoi sono oggettivamente importanti.

Intanto bisogna sempre ricordarsi che si sta parlando di un classe 1993, inoltre il killer nerazzurro ha già segnato 48 gol con la maglia dell’Inter in sole 97 partite. Una media da bomber di razza purissima. Negli ultimi tre campionati, meglio di lui che ne ha segnate 43, hanno fatto solo Higuain con 61 reti e Toni con 47.

In questa stagione, nonostante un avvio un po’ difficile, il suo bottino ammonta a 12 reti, tutte realizzate in campionato. Difficilmente raggiungerà i 22 gol dell’anno scorso che gli sono valsi il titolo di capocannoniere insieme a Luca Toni, ma sicuramente anche questa volta terminerà tra  i migliori.
Le ultime settimane hanno mostrato l’Icardi migliore con 4 gol in 6 partite ed un assist.
12 gol, distribuiti su 11 partite e ben 25 punti conquistati.

Mancini-Icardi

Tra Mancini ed il giocatore c’è una sorta di odio-amore, fatto di picchi da un lato e dall’altro.
E’ dimostrato dalla fascia di capitano che proprio il tecnico gli ha affidato a inizio anno e da alcune panchine, dagli elogi privati e pubblici e dalle strigliate che durano 90′.

In ogni caso l’argentino per l’Inter è stato un affare, pagato 13 milioni dalla Sampdoria, ora vale non meno di una quarantina, ma Maurito è anche la faccia principale dei nerazzurri anche a livello mediatico. Thohir lo sa e non vorrebbe privarsene assolutamente sia per le doti tecniche che per marketing, ma se il Mancio non porterà la squadra al terzo posto, ci saranno sacrifici e tenerlo a Milano sarà molto difficile.

 

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