GdS – Ljajic talento alla David Silva ma Mancini avverte: “Non lo sprecare”

Non è un caso che quando gira Adem Ljajic gira anche l’Inter, giocatore dal talento raffinato ma anche dalla tipica discontinuità di chi specchia nella propria classe.

Scrive La Gazzetta dello Sport che Ljajic somiglia a Giannino Stoppani, per i più giovani sarà un nome che dirà poco, ma i vecchi lo conoscono come Gianburrasca, quello delle avventure de”Il Giornalino di Gian Burrasca“, romanzo scritto da Vamba nel 1907 che raccontava le vicissitudini di un bambino abbastanza irrequieto che combinava sempre guai facendo arrabbiare chiunque.

Ecco, Ljajic fa perennemente arrabbiare Mancini che di recente ha dichiarato: “Stravedo per lui ma qualche volta gli darei un cazzotto perché col talento che ha si crogiola sulle cose buone che fa in partita e non basta“, e la frase dell’allenatore risuona come un inno alla discontinuità, ma poi il Mancio regala un complimento che Ljajic deve tener presente: “Da esterno può essere e diventare come David Silva. Lui non tocca la palla più di due volte, se Adem impara questo può imitarlo“.

Perisic_Ljajic

Lo stesso Ljajic, di proprietà della Roma con un riscatto nerazzurro di 11 milioni (pare sia un riscatto imminente), ammette che spesso si allena male e che giocherà davanti alla difesa solo più in là in carriera, quando cioè avrà meno velocità.

La stessa velocità che lo fa arretrare come quinto difensore a sinistra perché quando sta bene fisicamente è un motorino in perenne movimento. Ljajic poi è un grande amico di Jovetic ma nell’Inter attuale va d’amore e d’accordo con Marcelo Brozovic, altro inno alla discontinuità. I due hanno in comune la passione per il basket, con Brozo tifosissimo degli Spurs e con Ljajic che nell’avventura romana aveva sfidato a pallacanestro James Pallotta negli Stati Uniti.

Anche nel basket però conta la continuità e il sacrificio, altrimenti anche lì si rischia la panchina e lo spreco del talento.

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