Inter, c’è il Bologna: vietato distrarsi, vincere è d’obbligo per l’obiettivo terzo posto

Nella 29esima giornata l’Inter è attesa da un esame importante chiamato Bologna. Come all’andata, il match contro i felsinei è crocevia fondamentale per le rimanenti nove partite di campionato, sia perché serve una vittoria per mettere pressione alla Roma, che per continuare il trend positivo delle ultime due partite. Nel girone di andata un goal di Icardi permise di agguantare un prezioso successo, uscendo così da un periodo altalenante e riprendendo il cammino iniziale, bruscamente interrotto da 3 punti in 4 partite. Dopo la sofferta vittoria di Bologna, l’Inter collezionò 6 vittorie in 7 partite (l’unica sconfitta immeritata in quel di Napoli), riprendendosi la testa della classifica.  La sconfitta contro l’Inter, inveceportò il Bologna ad esonerare Delio Rossi ed a consegnare le redini della squadra a Roberto Donadoni.

DONADONI – Il cambio di guida tecnica è stato di vitale importanza per i rossoblù che con Donadoni in panchina hanno conquistato 30 punti in 18 partite assestandosi in nona posizione, ben più in là della zona salvezza, obiettivo stagionale rossoblù. Il cambio di marcia instaurato con il tecnico bergamasco si può intuire dalla stabilità difensiva, punto di forza di questo Bologna: appena 16 goal subiti in 18 partite, sesta miglior difesa della Serie A. Inoltre nell’ultimo mese è stata capace di subire appena 2 goal in 5 partite, fermando sul pari la Fiorentina e, addirittura, bloccando la Juventus sullo 0-0, risultato che avviene da ben tre partite di fila. I nerazzurri dovranno stare molto attenti perché il Bologna ha conquistato più punti in trasferta che in casa, vincendo a San Siro contro il Milan; inoltre ha battuto il Napoli in casa, e bloccato, come detto prima, sia Fiorentina che Juventus. Da quando c’è Donadoni,inoltre, i rossoblù viaggiano a ritmo europeo, tanto che si troverebbero al quarto posto in questa speciale classifica parziale.destro-donadoni-300x225

FORZE FRESCHE- Peculiarità dell’11 rossoblù è la giovane età del centrocampo rossoblù, con Diawara (18enne) e Donsah (19enne), guidati dall’ex nerazzurro Taider (24enne). Centrocampisti giovani che permettono al Bologna di subire pochi goal nei primi 45 minuti, garantendo un’ottima tenuta atletica durante le partite. Il modulo che predilige Donadoni è il 4-3-3 con la coppia di centrali difensivi formata da Gastaldello e Maietta. Il trio d’attacco si basa sull’ex nerazzurro Destro, coadiuvato, nella maggior parte dei casi,  da Giaccherini e Mounier, con Rizzo e Floccari (da Gennaio) pronti a sostituirli. Da punto debole nelle prime 10 giornate, Destro è diventato un punto di forza del Bologna targato Donadoni. Infatti sono 8 le reti messe a segno dal centravanti di Ascoli Piceno, che ha contribuito alla causa bolognese anche con 3 assist. Giocatore da tenere d’occhio soprattutto per la sua rapidità, fiuto del goal e voglia di rivalsa verso la sua ex squadra.

TAPPA DECISIVA – Il match contro il Bologna è decisivo per rientrare di prepotenza nella lotta Champions. Infatti, la Roma dopo il match di Champions League contro il Real Madrid, sarà impegnata nell’insidiosa trasferta di Udine: diventa quindi fondamentale vincere sabato sera, così da mettere sotto pressione i giallorossi e arrivare allo scontro diretto con il distacco, almeno, invariato.  Risvegliarsi domenica mattina a -2 è d’obbligo, così da poter sperare di ridurre il distacco. Testa e gambe al Bologna: vietato distrarsi perché l’avversario è più ostico di quanto sembra. La parola d’ordine è proseguire il trend positivo: solo così l’Inter potrà avvicinare il terzo posto.

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