GdS – La duttilità offensiva come nuova arma manciniana: l’Inter riparte dalla “cross machine” Perisic

La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, si concentra su uno dei migliori in campo nella partita di Coppa Italia contro la Juventus: Ivan Perisic. Il croato, calciatore duttile, definito una “cross machine”, permette a Mancini varie soluzioni offensive: può fare l’interno, l’esterno in un tridente d’attacco, nel 4-4-2 ma anche nel 3-5-2, muoversi da trequartista, da seconda punta e all’occorrenza anche da prima, contando su una grande elevazione ed un’ottima tecnica di base. La sua specialità è trovare il fondo e servire i compagni con un cross preciso, tanto che, secondo i dati Opta, Perisic crossa con una media 3,21 volte a gara  e non è certo un caso che fosse in campo in quattro delle cinque gare in cui l’Inter ha messo in area più palloni dalle fasce.

Un’altra peculiarità dell’esterno croato sono i goal in fotocopia: cinque reti in questa sua prima stagione, con quattro centri firmati in maniera molto simile. Perisic si sta dimostrando un giocatore imprescindibile per la manovra nerazzurra, poiché con i suoi movimenti garantisce maggiore fluidità di manovra e più creatività, con maggiore partecipazione dei terzini nerazzurri. Ripartire dal croato per inseguire la qualificazione in Champions League.

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Nell’allenamento di ieri, Perisic è stato provato largo a sinistra nel 4-2-3-1 con Ljajic e Palacio a completare il trio alle spalle di Icardi. Inoltre ieri è stato presentato alla squadra da Michael Bolingbroke, il nuovo direttore generale Giovanni Gardini, che già aveva lavorato con Mancini alla Lazio, e ritrova Handanovic dopo l’esperienza di Treviso.

 

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