Siam quelli là, siam quelli là, quelli che Manenti non sa

Quando si scrive per una squadra, qualsiasi essa sia, si esige l’imparzialità, è un fatto dovuto e abbastanza corretto, si ascoltano tutte le campane, anche quelle che, purtroppo, quando le cose vanno male aumentano. Tutte, tranne una, oggi anche Giampietro Manenti ha osato criticare l’andamento finanziario dell’Inter.

Vero, anzi, verissimo, ci sono quelli che hanno l’Inter nel sangue, c’è chi come Moggi decreta sentenze qua e la su come si gestiscono i nerazzurri, tanto per accaparrarsi le simpatie di due colori, il bianco e il nero, che ha mandato tranquillamente in Serie B e chi, degno erede, ha fatto fallire una realtà produttiva come il Parma.

Si, perché Manenti prima di dar sentenze sui presunti debiti dell’Inter dovrebbe spiegare il suo ruolo nel Parma, la sua reale posizione nella Mapi Group, i rapporti con Rezart Taci e il perché, da causa sua, tanta gente che lavorava col Parma e per il Parma è rimasta senza lavoro.

Tante, troppe cose, son state scritte sull’Inter, purtroppo la squadra del Triplete non ha giornali né canali televisivi, intorno c’è solo passione, ma anche un avvertimento, quando per sviare dei propri peccati si guarda i peccati altrui è sempre meglio una confessione, lo chiede la Serie A, lo chiede sopratutto la Società Dilettantistica Parma Calcio 1913, in Serie D da colpi di prestigio, quelli che forse, non servono all’Inter, ma che i gialloblù chiedono.

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