Inter senza Champions? Sarà ancora rivoluzione. Mancini addio e mercato su un binario morto. Thohir-Ausilio…

Il futuro dell’Inter è un’incognita, un binario che non è morto ma si avvicina alla fine per i più catastrofici, con le promesse di Thohir che sembrano più di facciata che reali.

Il Corriere della Sera parte dal primo punto, Roberto Mancini. Il suo contratto in scadenza nel giugno 2018 non prevede un esonero proprio perché comporterebbe un esborso di quasi 12 milioni lordi, più probabile che sia l’allenatore a farsi da parte, poiché, senza i 50 milioni d’introiti Champions, si avrebbe a che fare con un mercato ristretto e come visto con Eder, anche abbastanza discutibile.

A fine marzo si avrà un quadro più chiaro della situazione, con l’Inter che nel 2016 ha iniziato a salutare nell’ordine scudetto, posto Champions immediato, preliminare Champions e ora col fiato sul collo del Milan anche la supremazia cittadina è a rischio.

Piero Ausilio, che ha ringhiato in maniera dura dopo la Juve, è nella stessa situazione di Mancini, contratto in scadenza nel 2018 e come l’allenatore ha responsabilità nell’area tecnica, con l’ossessiva rincorsa del pareggio di bilancio che ha offuscato le idee per il futuro, con rinunce pesanti a centrocampisti di qualità, non potendo poi garantire di trovare classe tra i giocatori a parametro zero o quelli che sembrano macigni con futuri pagherò.

Impostazioni privacy