TS – Eder, il diesel del gol che Mancini aspetta

Se Icardi ha ritrovato la via del gol con regolarità così come aveva abituato durante la scorsa stagione, il gol che sblocchi Eder con la maglia dell’Inter si sta facendo ancora attendere. Il che, di per sé, non è una gran sorpresa, visto che l’italo-brasiliano è uno che fa le cose con calma quando si tratta di battezzare la porta avversaria quando cambia di maglia. Il derby da debuttante lo ha superato con una sufficienza ampia, col Chievo ha comunque fatto vedere qualche strappo dei suoi. Le gare contro Hellas Verona, Fiorentina e Sampdoria hanno invece sancito che Eder ha qualche storica difficoltà nell’inserirsi in una squadra iniziando subito a segnare.

Il che di per sè non sembrerebbe una cosa positiva ma, appunto storicamente, una volta ingranata la marcia timbra marcature come se non ci fosse un domani. A dirlo sono le statistiche da quando è arrivato in Italia nel 2005 nell’Empoli Primavera e poi in prima squadra nel successivo campionato 2006/07: 5 presenze, nessun gol in quella stagione, 0 presenze e sempre 0 gol nei primi mesi di quella successiva.

A gennaio del 2008 viene ceduto in comproprietà al Frosinone, in cadetteria, e servono 5 turni prima che il giocatore trovi la via del gol contro lo Spezia. Segnerà altre 5 volte nella stessa stagione e 14 reti in quella successiva. Solo nel 2009/10 quando torna a Empoli fa centro al primo tentativo, finendo per collezionare la bellezza di 27 reti a fine campionato. Numeri che lo riportano a giocare in Serie A con la maglia del Brescia nel 2010/11. Agli ordini di Iachini, Eder fa gol alla seconda apparizione nella vittoria per 3-2 contro il Palermo. Poi, però, si blocca. Devono passare 15 gare tra partite in astinenze e una panchina prima che il giocatore torni al gol.

2011/12  è la volta del Cesena. O meglio: per 16 gare tra campo, panchina e tribuna, il gol non arriva. A fine girone d’andata le marcature sono solo 2 e viene quindi girato alla Sampdoria in Serie B dove arriverà la consacrazione definitiva che è sotto gli occhi di tutti. Ma quello che pochi sanno che non è stata subitanea, però. Tre gare di ambientamento con la Primavera, poi 2 apparizioni, poi ci si mette un infortunio muscolare, poi rientra e inizia sì a sfornare assist, sempre graditi e utilissimi, ai compagni. Per il gol, però, bisogna aspettare il 21 aprile 1-1 col Vicenza: 12 gare dopo l’esordio con la nuova squadra.

Mancini e compagni gli sono vicino per metterlo nelle condizioni di trovare il gol il prima possibile così che il diesel Eder inizi a carburare. L’Inter ha bisogno delle sue acellerazioni e dei suoi gol per poter ambire fino in fondo alla corsa per la prossima edizione di Champions League.

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