GdS – Inter, manca la grinta slava

L’Inter a trazione anteriore di inizio stagione era a forte tinta slava, Jovetic, Ljajic e Perisic dovevano consegnare ai nerazzurri quell’estro e grinta in più che si ricorda del talento tipico dei giocatori dell’ex Jugoslavia, ma degli eredi di Savicevic, Stankovic e Suker neanche l’ombra di un sussulto d’orgoglio.

Scrive La Gazzetta dello Sport che la parabola discendente inizia con Inter-Lazio, Ljajic si rifiuta di giocare dopo l’ennesima panchina, Jovetic litiga con Mancini nell’intervallo, è l’inizio della fine, i nerazzurri sono primi in classifica, oggi sembra un lontano ricordo.

Dei tre, l’unico che su ritaglia uno spazio importante è Ivan Perisic, col Verona il suo ingresso propizia la rimonta, mentre il montenegrino e il serbo non riescono proprio a trovare continuità, anzi dal derby il campo lo vedono pochissimo.

Specchiarsi in una bellezza individuale è la prima critica, sprecare la classe individuale senza metterla al servizio della squadra è la seconda, il fatto di fare sempre una cosa di troppo anziché cercare la semplicità sembra la condanna per Ljajic e Jovetic, ben sapendo che l’addio può essere dietro l’angolo.

Dovrebbero chiedere, scomodando Kennedy, cosa possono fare Ljajic e Jovetic per la squadra e non viceversa, sapendo che in caso di addio al treno Champions andrebbero rivedute le scelte del mercato estivo, virando opportunamente sul taglio di uno dei due giocatori, o addirittura di entrambi.

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