L’Inter e l’incapacità nel chiudere le partite: la crisi parte da qui

L’Inter è sprofondata in un momento di crisi da cui sembra proprio non volerne uscire. I motivi per spiegare questa periodo di serissima difficoltà sono tanti, a partire dalla cronica incapacità della squadra di non riuscire mai a chiudere la partita, rischiando, in questo modo, di subire una beffa nei minuti finali di partita.

Come è successo spesso, fin troppo spesso, in questa stagione: è capitato contro il Carpi, con i nerazzurri in vantaggio nel risultato e con un uomo in più in campo, ma che non sono stati in grado di segnare la rete della tranquillità, andando poi a subire il pareggio di Lasagna nei minuti finali a causa di una distrazione generale della difesa.

E’ accaduto anche ieri sera, contro una Fiorentina non apparsa irresistibile, ma che ha avuto la forza prima di pareggiare e poi di completare la rimonta con una rete nei minuti di recupero con Babacar. E il fatto più preoccupante è di come sia arrivato questo goal, ovvero con la difesa completamente schierata (con 7 uomini nerazzurri contro i 4 dei Viola), incapace di intervenire sulla doppia, imprecisa, ribattuta di Handanovic.

Senza dimenticare anche la beffa finale contro il Sassuolo, sembra che la squadra non riesca a mantenere la concentrazione per tutta la durata dei novanta minuti. Ma, anzi, tende a staccare la spina proprio nel momento in cui passa in vantaggio: un aspetto su cui sicuramente Mancini dovrebbe lavorare di più.

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