Conferenza stampa di Eder: “Lo scudetto è possibile, qui darò tutto. Qui a 29 anni? Meglio tardi che mai. Sul derby e il Leicester…”

Il nuovo acquisto nerazzurro Eder si presenta oggi dopo il passaggio dalla Sampdoria per le sue prime parole da nerazzurro. Conferenza stampa di presentazione per l’italo-brasiliano presso il centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile: Spaziointer.it presente all’evento con il nostro inviato Antonio Caianiello.

TARDA ESPLOSIONE – “L’Inter a 29 anni significa tanto sacrificio prima e un’opportunità enorme, sono 11 anni in Italia e da quando sono arrivato conosco la storia dell’Inter, dagli anni in cui vinceva a oggi. E’ una bella sfida, ringrazio il presidente, Ausilio e chi mi ha dato questa possibilità”.

LEICESTER – “C’era anche il Leicester ma poi ho sentito Mancini e sinceramente quando ho saputo l’interesse dell’Inter è stata l’unica decisione, grande club e sopratutto resto in Italia”.

SACRIFICIO –  “Non sento responsabilità per i 12 gol fatti fino ad ora, è importante il sacrificio per la squadra tipo attaccanti come Callejon che ha fatto 1 gol ma lavora per la squadra. Se segna Eder o un altro è sempre più facile per la squadra. Partite come col Sassuolo è mancato il gol ma il portiere ha fatto miracoli”.

MENTALITA‘ – “Arrivare a 29 anni non vuol dire essere sottovalutato, prima io non avevo la stessa testa, non mi curavo come ora, a 23 anni avevo fatto tanti gol in B ora mi gestisco meglio”.

CONTE –  “Non ho mai sentito il mister Conte ma son contento di essere all’Inter”.

DERBY – “Esordio come Snejider? Mi ricordo e il derby è una partita che si prepara da sola, questa settimana non sapendo quando si chiude la trattativa mi sono allenato a parte, sempre, e quindi sto bene fisicamente e sono a disposizione”.

MODULO – “Il modulo non è un problema, non è detto Eder accanto a Icardi, ci sono tanti attaccanti, la forza di una grande squadra è avere sempre tutti pronti, avendo tutti la stessa testa”.

GRANDE SQUADRA, GRANDI ATTACCANTI – “Non so perché l’Inter ha scelto Eder, magari per completare gli attaccanti, una grande squadra ha grandi punte, ma io non ho preferenze di modulo”.

SCELTA – “Ho scelto io l’Inter senza chiedere informazioni ad Alvarez, a Silvestre o ad altri ex nerazzurri”.

LA NOSTRA DOMANDA: “L’Inter ha difficoltà sotto porta, finora solo 26 reti, mentre tu da solo ne hai fatte 12. Senti pressione per questo motivo?” “No, come ho detto non sento pressione. Quando uno scende in campo a dare il massimo e riesce comunque a fare grandi prestazioni, l’ho sempre detto, può arrivare solo un gol. L’importante è che arrivi la vittoria finale della squadra. Ha fatto pochi gol, ma ne ha presi anche pochi, per questo vuol dire che lavori bene”.

SAMPDORIA – “Lascio bene la Sampdoria nonostante le contestazioni, ho dato sempre il 100%, normale il dispiacere dei tifosi, sono arrivato in un periodo difficile ma mi hanno sempre fatto sentire importante”.

NUMERO DI MAGLIA – “Ho scelto il 23 perché il giorno della Sampdoria ho visto un cartello con quel numero per arrivare a Genova, poi era libero e ho chiesto a Ranocchia se potevo prenderlo visto che l’ho incrociato ieri”.

SCUDETTO – “L’Inter anche senza Eder può vincere lo scudetto, è normale che durante l’anno ci sono momenti delicati ma sono a disposizione pronto per raggiungere gli obiettivi”.

MANCIN – “Mancini ha dimostrato di volermi fortemente come tutta la squadra, ecco perché ho deciso di volere l’Inter”.

 

 

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