Milan-Inter un girone dopo: ancora derby da ricchi?

Al termine della ventunesima giornata di campionato gli scenari per quanto riguarda la parte nobile di classifica risultano leggermente cambiati. Il verdetto ha parlato chiaro: Juventus che ottiene la dodicesima vittoria consecutiva ai danni di una Roma volitiva ma ancora in fase di guarigione e che a gennaio e’ gia’ miseramente fuori dalla lotta scudetto, un Napoli che vola grazie ad un super Higuain (21 centri in altrettante partite giocate) e una Fiorentina tornata quella di qualche settimana fa e trascinata da uno sempre piu’ continuo Ilicic.

E le milanesi? L’Inter sembra aver perso la compattezza che la stava contraddistinguendo da inizio stagione fino a poche settimane fa. Il pareggio casalingo contro il neopromosso Carpi arrivato, per chi non era sintonizzato su San Siro come un qualcosa di clamoroso, purtroppo ha rispecchiato i valori di quello che si e’ visto in campo. La squadra di Mancini ha creato palle gol ma nel complesso e’ sembrata sfilacciata con il reparto offensivo troppo poco presente alla totale manovra e bacchettato senza mezzi termini dal tecnico a fine gara.

Due punti nelle ultime tre gare contro Sassuolo, Atalanta e appunto Carpi che suonano ormai come un campanello d’allarme in casa Inter e che la proiettano alla nuova settimana piena di dubbi in momento cruciale della stagione. All’orizzonte non molto lontano (mercoledi’ 27 gennaio) la gara di andata di semifinale di Coppa Italia contro la lanciatissima Juventus allo Stadium e il derby milanese di domenica in posticipo. Due appuntamenti, come sottolineato dal Felipe Melo (migliore in campo nell’ultima al Meazza), vitali per capire dove questa squadra puo’ arrivare e calibrare a sua volta gli obiettivi.

Obiettivi che prova a inseguire anche il Milan. Gara contro la sorpresa Alessandria sul neutro di Torino e poi, appunto, derby. La squadra di Mihajlovic e’ da inizio campionato che non riesce a trovare quella famigerata continuita’ che il tecnico auspicava e i punti dalla zona Champions (occupata da Inter e Fiorentina) sono ben 8. Squadra di difficile lettura quella rossonera, capace di imbrigliare il gioco viola solo una settimana fa e poi autore di una prova scialba e con poca attenzione a Empoli che sta rappresentando lo specchio della stagione.

Metamorfosi negativa per i nerazzurri e crisi d’identita’ dei rossoneri fanno tornare in mente gli ultimi anni trascorsi a vedere derby di poca qualita’. La gara dell’andata, allora, risuona gia’ come un ricordo lontano. Non tanto per lo spettacolo visto in campo (gara contratta e risolta da uno spunto eccezionale di Guarin, ora in odore di partenza per rimarcare la distanza spazio-temporale sopra citata) ma quanto per le tante aspettative dei tifosi di assistere ad un derby tornato finalmente col sapore d’alta quota.

Un girone dopo, la domanda e’ lecita: e’ da considerarsi ancora una gara dalle ambiziose prospettive? Ora la testa per entrambe va doverosamente alla Coppa Italia e poi vedremo se davvero la febbre da derby da parte dei tifosi salira’ come capitato 19 giornate fa.

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