Icardi e la befana, quando il 6 gennaio vuol dire gol

Chiamatele coincidenze, quando Mauro Icardi gioca una partita il 6 gennaio fa sempre gol, è capitato con la Sampdoria nel 2013 e due volte nell’Inter, compresa la gara di ieri dove ovviamente il suo timbro non poteva mancare.

Icardi e la befana, una ricorrenza che Mauro ha iniziato a festeggiare nel 2013 quando la sua Sampdoria ha fatto visita allo Juventus Stadium, doppietta nello stadio fin li espugnato solo dall’Inter e vittoria dei blucerchiati.

Sempre 6 gennaio, sempre Juve nel mezzo, lo scorso anno il gol di Icardi pareggia di Tevez nella gara diventata famosa per l’Osvaldo furioso, prima con Maurito e poi con Mancini, con avventura nerazzurra finita per l’italo argentino.

Ma Icardi non è solo gol del 6 gennaio, nell’attuale stagione il numero 9 nerazzurro ha tirato 12 volte in porta segnando 8 volte, media implacabile e degna del suo numero di maglia, terza gara consecutiva in rete dopo la doppietta all’Udinese e il gol del pareggio con la Lazio, con tanti saluti a chi lo ha criticato per il suo letargo iniziale.

Quinto gol in trasferta su otto, segno di come fuori casa e con squadre più aperte Icardi tenda a giocar meglio, se poi basta un’illuminazione (ieri Perisic) per mettergli un pallone in area, arriva puntuale la firma di chi ora è a -2 dal primo bonus contrattuale dei 10 gol.

Basta l’ennesimo 1-0 e la certezza di avere davanti un campione assoluto, con la folle rincorsa a Higuain che prosegue, difficile come mantenere il primato in classifica, ma non impossibile.

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