I tre momenti da dimenticare del 2015 nerazzurro

Andando a ripercorrere la seconda parte della scorsa stagione e la prima parte della stagione 2015/16, sono stati senza dubbio tantissimi i momenti cupi e negativi. Ovviamente concentrati maggiormente nella passata stagione, abbiamo evidenziato i tre momenti più negativi dell’anno solare 2015.

IL SUICIDIO TEDESCO – Un’Inter tutto sommato rinvigorita dal nuovo corso di Mancini si presenta in Germania con una squadra abbastanza rimaneggiata. Nell’andata degli ottavi di finale di Euroleague contro il Wolfsburg, i nerazzurri capitolano sotto le papere di Carrizo, portiere di coppa al posto del titolarissimo Handanovic. Addirittura Palacio portò in vantaggio la Beneamata dopo appena sei minuti nella bolgia del meraviglioso impianto tedesco, ma il pareggio di Naldo al 28′ e la doppietta di De Bruyne stendono l’Inter. Inutile poi la partita di ritorno, dove i tedeschi vincono a San Siro 2-1.

IL FATAL MARASSI – Per la seconda volta in stagione l’Inter esce con le ossa rotte dal fortino genovese. Dopo la sconfitta 1-0 contro la Sampdoria della 28ima giornata, i nerazzurri hanno l’ultima occasione per rimanere attaccati al treno Europa League guidato dalle due squadre liguri. La sfida con il Genoa diventa, quindi, decisiva. Al goal di Icardi risponde 5′ dopo Pavoletti. Poi ancora Palacio, a cui risponde ancora il Genoa con Lestienne, e che chiude la partita con Kucka al 44imo del secondo tempo.

FUORI DI MELO(NE) – Siamo arrivati alla storia recente, l’Inter capolista affronta la Lazio a San Siro per l’ultimo match prima di Natale e della lunga sosta invernale. Il clima è particolare, si arriva alla partita dopo una settimana di festeggiamenti vari e cene di ogni tipo, Mancini nota un atteggiamento che non gli piace nel riscaldamento. Come non detto, dopo 6 minuti la Lazio passa a San Siro, gran goal di Candreva lasciato libero di calciare. Dopo una gran strigliata nell’intervallo, scende in campo un’Inter diversa, che riesce con Icardi a rimettere in piedi la partita, fino alla follia di Felipe Melo. Il brasiliano era parso nervoso durante la gara, ma l’intervento che ha causato il rigore rasenta la stupidità, un giocatore del suo livello dovrebbe controllare queste situazioni di stress e nervosismo, che puntualmente poco dopo sono sfociate nel calcio alla gola di Biglia, con conseguente espulsione. L’Inter perde ed esce sotto una pioggia di applausi da San Siro, ma non è stata un buon segnale questa partita, con sullo sfondo un retroscena rivelato dalla Gazzetta dello Sport (poi smentito dall’Inter) di presunti litigi ed insulti tra allenatore e giocatori.

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