Mancini e il 4-2-4: rischioso ma forse calcolato

Weekend dopo weekend, Mancini sta abituando a proporre sempre qualche sorpresa nell’undici titolare, sia negli interpreti che nel modulo. A volte ha schierato la squadra a specchio nelle partite più ostiche (Torino, Roma), altre volte molto offensiva quando in casa la partita era più semplice e la squadra avversaria andava attaccata (Frosinone, Genoa). Ieri, nella trasferta di Udine, in casa di una squadra che non perdeva in casa da settembre e non subiva gol al Friuli da inizio ottobre, in molti si aspettavano almeno un centrocampo a 3, con una cintura a chiudere gli spazi, e qualcuno addirittura ipotizzava il 3-5-2 (a specchio appunto).

Ma Mancini deve aver pensato che non avrebbe sorpreso abbastanza, ed ecco che schiera il suo 11 con un 4-2-4 super offensivo. Terzini come Telles e Montoya, non proprio i più “difensivi” a disposizione, in mezzo Felipe Melo e Guarin, con i colombiano che ha più volte mostrato di sapersi adattare come mediano, ma le caratteristiche sono molto offensive. In attacco poi, l’artiglieria pesante, con Ljajic e Perisic larghi e Jovetic e Icardi al centro. Si tratta dell’Inter più offensiva schierata dal Mancio quest’anno.

Le idee di Mancini era quelle di attaccare l’Udinese, tenerla bassa e provare a tenere il pallino del gioco. A conti fatti, le cose sono andate bene, gli errori difensivi di Domizzi e compagni arrivano anche grazie al pressing dei 4 giocatori offensivi, ma spesso si sono visti dei buchi che l’Inter tanto forte in difesa quest’anno, non aveva mai mostrato. Perisic e Ljajic hanno fatto vedere di saper dare una mano anche dietro, ma il centrocampo a due contro i tre centrali dell’Udinese almeno nella prima mezz’ora ha sofferto la manovra dei bianconeri. L’uomo in più si sentiva e a volte si è dovuto rimediare a qualche rischio di troppo, come quello di lasciare troppo isolati i terzini nell’uno contro uno, o di vedere la squadra spaccata in due.

Il 4 a 0 finale per i nerazzurri è forse un risultato anche troppo largo, che toglie qualche merito alla squadra di Colantuono, brava a sfruttare gli spazi e a mettere in difficoltà l’Inter con tanta corsa da parte di tutti. L’Inter però ha giocato da grande: è andata ad Udine per fare la partita, ha sofferto un po’ ma ha stravinto grazie ai suoi campioni. Nell’Inter che non prende mai gol, si nota sempre di più anche una fase offensiva da grande squadra. Mancini voleva spaventare le concorrenti, oggi impegnate in un doppio big match, e ci è riuscito alla perfezione.

 

 

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