Handanovic, da uomo mercato a muro invalicabile: lo sloveno è una delle certezze di questa Inter

La telenovela Handanovic-rinnovo lo scorso anno riempiva il lavoro quotidiano dei giornalisti e l’ha fatto fino alle soglie del nuovo campionato. Il portiere sloveno si diceva fosse scontento dell’Inter, con la Roma corteggiatrice e un sogno Champions League usato come motivazione. Forse qualcosa di vero c’era ma fatto sta che finchè non c’è nero su bianco si sa che il mercato va preso con grande distacco.

Dodici mesi più tardi chi non ha puntato su Samir Handanovic raccoglie i cocci di disattenzioni difensive di Szczesny, cognome improbabile quanto affidabile in porta, e oggi magari non crede al momento magico dell’estremo difensore nerazzurro.

Ieri Handanovic non si è limitato a parare i tiri in gioco, ha fermato anche quelli in fuorigioco, in quella terra che l’ha svezzato e poi amato, infine ieri ammirato per vedere cos’è diventato. Un portiere di livello internazionale che eccezion fatta per rarissime (e clamorose) sviste si guadagna tranquillamente l’accesso nel novero dei migliori cinque portieri al mondo. Proprio dopo la serataccia contro la Fiorentina lo sloveno si è caricato sulle spalle il peso della difesa riuscendo a costruire un triangolo magico insieme ai mastini Miranda e Murillo fino ad arrivare al primo posto fra i portieri europei con partite concluse senza subire gol (11 inclusa l’imbattibilità di ieri).

Prima Thereau poi Di Natale, infine Aguirre e Perica, tutti si sono arresi al muro sloveno che è migliorato e non poco anche nelle uscite basse e nella lettura dei cross: ogni palazzo deve avere delle buone fondamenta ed è su questo pilastro con i guantoni che l’Inter di Mancini sta costruendo un girone d’andata da dieci e lode.

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