Milito: “Moratti un padre, Icardi e Mancio top. Il segreto del Triplete? La voglia di vincere: avremmo dato la vita”

Diego Milito, leggenda nerazzurra, si è concesso al Guerin Sportivo per un’intervista dove il tema trattato è principalmente uno: l’Inter.

Il Principe inizia parlando del momento attuale dei nerazzurri: “Seguo ancora il calcio italiano. Lo scorso anno l’Inter ha vissuto una stagione particolare, ed è normale per una squadra che si sta ricostruendo. Le differenze tra Moratti e Thohir? Sono stato troppo poco per notarle. Con Thohir sono stato poco, non l’ho conosciuto bene, ma posso parlare di Moratti: per me è come un padre, gli sarò sempre grato per l’opportunità che mi ha dato. L’Inter adesso vive un gran momento, Mancini è l’uomo giusto, ha esperienza. E’ solo una questione di tempo, i nerazzurri torneranno a vincere. Icardi mio erede? E’ ancora molto giovane e ha ampi margini di miglioramento: se confermerà i miglioramenti fatti vedere fino ad ora, ha tutte le carte in regola per diventare un top player“.

Parentesi anche sulle differenze tra i tifosi dell’Inter e quelli del Racing: “Genova, Milano e Buenos Aires sono città con tifi strepitosi. Sia i tifosi dell’Inter che quelli del Racing hanno aspettato tanto per vincere ma senza per questo demoralizzarsi o perdere la fede nel proprio club“.

Poi il discorso si sposta sull’Inter del Triplete: “Tutti rivolevano la Coppa a Milano, era una cosa che ho sentito dal primo giorno in cui sono arrivato fino al termine della stagione. La forza di quella squadra era la voglia di trionfare: se ce l’avessero chiesto, avremmo dato la vita. Mourinho? Forse il miglior allenatore che abbia mai avuto. Sapeva gestirci e sapeva motivarci. Non ha paura di esporsi, di mettersi in prima persona e di farci stare tranquilli. Cosa ci ha detto prima della finale del Bernabeu? Nulla di speciale: voleva che ci fosse un clima tranquillo sempre, sia durante gli allenamenti che prima di una partita“.

Infine l’addio all’Inter, suo e degli altri senatori: “Molti di noi hanno salutato contemporaneamente. Ma come ho già detto, l’Inter tornerà a vincere: ho avuto la fortuna di essere nello stesso spogliatoio con molti ragazzi che oggi sono in squadra, hanno la personalità giusta per affrontare i momenti più difficili“.

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