Il Triangolo delle Bermuda è una zona dell’Oceano Atlantico settentrionale. Questo triangolo viene anche chiamato anche “Triangolo maledetto” o “Triangolo del diavolo”, per le leggendarie scomparse di navi e aerei avvenute in questa zona. Anche l’Inter di Mancini ha la sua forma geometrica capace di far sparire gli avversari, in questo caso è un quadrato, il quadrato delle M: Miranda, Murillo, Medel e Melo.
Fino all’anno scorso, la fase difensiva era il problema più grande per la squadra di Mancini. Fino ad ora, però, quei tanto buchi lasciati agli avversari, sembrano un vecchio e brutto ricordo. Miranda e Murillo hanno portato una sicurezza difensiva che da parecchio tempo non si vedeva in maglia nerazzurra. Il brasiliano ha dato quell’esperienza e quella tranquillità di cui la difesa di Mancini necessitava. Murillo, invece, ha saputo portare la grinta e la forza fisica. I due difensori centrali sanno completarsi e continuando a giocare insieme, stanno continuando a crescere, dimostrandosi quasi insuperabili. Sono 9 i gol subiti dall’Inter quest’anno, dato che fa dei nerazzurri la miglior difesa del campionato.
Tutto questo non sarebbe possibile, però, se non ci fosse la giusta copertura del centrocampo. E chi meglio di Melo o Medel, o Melo e Medel, può svolgere questo compito? A inizio campionato si diceva che i due fossero uguali e che quindi non potessero giocare insieme. Nella partita di ieri, invece, Melo e Medel hanno dimostrato che solo due come loro possono rappresentare il filtro giusto, soprattutto quando in campo sono presenti quattro attaccanti come ieri sera. Nell’ingranaggio nerazzurro i due centrocampisti non svolgono gli stessi compiti, e per questo Mancini può permettersi di schierarli insieme: il brasiliano è colui adibito a dettare i tempi dell’azione e a gestire il pallone, mentre il cileno può permettersi di staccarsi per pressare più alto per provare a far ripartire subito l’azione.
Ora l’Inter ha il suo “Quadrato Maledetto“: gli avversari sono avvertiti, il rischio di sparire è molto alto.