L’attacco si muove bene anche senza Icardi: ora si aspetta solo lui

Icardi non  può essere un problema, i suoi gol arriveranno”. Queste sono state le dichiarazioni di Mancini in conferenza prima di Inter-Genoa, all’attesa domanda sull’attaccante argentino. Non è un momento bellissimo per Maurito, e per questo il tecnico nerazzurro ha preferito privarsi del suo bomber nella partita contro i rossoblu, schierando un attacco più leggero e di movimento, composto da Biabiany e Ljajic come laterali, Jovetic e Palacio a svariare nel mezzo. Nessun caso-Icardi: per scelta tecnica, il Mancio gli ha preferito giocatori al momento più funzionali alla squadra.

Infatti il reparto offensivo nerazzurro orfani di Icardi, non ha fatto rimpiangere il capocannoniere del campionato scorso, anzi. Ljajic sta dimostrando di essere in un momento d’oro, si muove tanto, svariando da sinistra a destra. Il serbo è capace di cercare la profondità, ma anche venire incontro per ricevere palla e amministrarla. Biabiany dopo l’infortunio, torna e, da ultimo attaccante, dimostra di poter essere utile per il gioco di Mancini. Punta l’uomo e spesso lo salta, ma il lavoro più importante del francese è in fase di copertura. Palacio fa il solito lavoro sporco e di sacrificio, mentre Jovetic, anche se non nella sua serata migliore, sa illuminarsi con colpi di genio importanti.

Oltre alle prestazioni dei singoli, i quattro attaccanti nerazzurri, hanno dimostrato di avere un grande feeling. Jovetic e Ljajic, ad esempio, dimostrano di parlare la stessa lingua. Palacio sa sempre fare i movimenti utili alla squadra e Biabiany crea sempre la superiorità numerica. Riescono a non dare mai punti di riferimento, svariano su tutto il fronte d’attacco, scambiandosi spesso di posizione.

Tutto questo senza Mauro Icardi, però. Ma come dice Mancini, Maurito non può essere un problema. Bisogna saperlo aspettare. Sicuramente arriverà anche il suo momento. Un attaccante che ha fatto 22 gol e 8 assist nel passato campionato, come può essere un problema? O almeno, se questi sono i problemi dell’Inter, ben vengano.

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