Ronaldo: “Ora tifo Inter, non chiesi mai di andare via”

Ronaldo, forse il migliore numero nove della storia, ha concesso un’intervista al Messaggero, parlando tra le altre cose di Inter e della nostra Serie A.

Chi ho tifato nel derby di Milano? Ho un affetto speciale per entrambe le squadre, ma il mio cuore batte sempre un po’ più forte per i nerazzurri. La fine della mia esperienza con loro è stata traumatica, ma sono fiero della mia storia all’Inter”.

Di sicuro la Beneamata è rimasta nel cuore del Fenomeno, che spiega così i motivi del suo addio ai nerazzurri: “Io non chiesi di andare via, dissi solo che non potevo più allenarmi con Cuper. Moratti decise di non fare nulla e allora scelsi di andarmene per continuare a essere felice, ma la gente non comprese. Il rapporto con lo spagnolo era difficile: ci portava all’esaurimento fisico. Alla fine, il tempo mi ha dato ragione”.

Parlando della sua prima parentesi italiana, Ronaldo dice che rispetto al passato… “Il livello tra i giocatori è più equilibrato, ma più basso, mentre ai miei tempi c’era un giocatore per squadra a fare la differenza, che però era il migliore del suo paese”.

Gli anni di Ronaldo all’Inter furono anche gli anni degli scudetti persi nelle infinite polemiche con la Juventus, poi rivelatesi fondate: “Nella stagione ’98/’99 non avevo la percezione che qualcosa fosse strano, la Juve non ne aveva bisogno, era già forte in quegli anni. A contendersi lo scudetto saremmo comunque stati noi, la Juve e le due romane, le migliori dell’epoca. L’episodio del rigore di Iuliano faticai ad accettarlo, nel post partita ero molto nervoso perché ero sicuro di aver ricevuto la botta. Non assegnare quel rigore è stato molto strano, ma sono sicuro che si tratti di un periodo che gli italiani vogliono dimenticare“.

E nella Serie A, ora, chi tifa il Fenomeno? “Tifo Inter. Il campionato è ancora lungo e difficile, i partenopei sono molto competitivi, ma starei attento alla Juve, che seppur non sia la stessa degli altri anni, resta molto forte, pur essendo un po indietro in stazione. La Roma credo sia di un livello inferiore”. Sempre riguardo la squadra capitolina, Ronaldo ha dedicato parole al miele per Francesco Totti:” È stato un onore giocarci contro, è un vero campione. Sono orgoglioso di essere della sua stessa generazione“. Un’altra piccola parentesi invece sui difensori più forti incontrato nella sua ricca carriera:”In assoluto Paolo Maldini, ma tra gli italiani anche Cannavaro, Nesta e Vierchowod”.

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