TS – Ljajic: “Mancini sa motivarti come pochi, il riscatto? Per ora penso a far bene”

Si è parlato tantissimo di lui a inizio stagione, quando non riusciva a trovare spazio negli undici titolari, ma Adem Ljajic non ha mai dato retta ai giornali e si è fatto trovare sempre disponibile. Ora è il suo momento per parlare e lo fa dalle pagine di Tuttosport. Ecco le sue parole.

Adem, di lei dicono che è indolente. Ma nella partita col Frosinone, dopo Biabiany, è colui che ha percorso più chilometri. 
“Non è difficile dare una mano ai compagni a difendere, se sai che poi loro ti aiuteranno in attacco”

Un altro luogo comune: Ljajic non lega con gli allenatori.
“Questo è falso: ho avuto un problema solo con un allenatore, con gli altri è filato sempre tutto liscio. Rispetto tutti, soprattutto chi decide cosa si deve fare in una squadra”

Mancini in cosa l’ha migliorata?
“Mi ha aiutato nel dare di più per la squadra. Mi ha migliorato nell’atteggiamento in campo”

In che senso?
“Lui parla con tutti, sa infondere positività e motivarci tutti. Ha dimostrato di dare una chance a tutti, così tutti rimangono sulla corda, perché non sai mai chi possa giocare. È capitato che giocasse chi non se lo aspettasse proprio”

E lei come si regola?
“Facile: guardo la lavagna e cerco di capire se sono tra i titolari”

È importante per lei avere un allenatore che è stato anche un grandissimo attaccante?
“Tanto, perché lui per primo capisce le mie, le nostre necessità, ma se se non facciamo le cose per bene e sbagliamo, non ci mette niente ad accorgersene”

Quando si arrabbia di più?
“Quando perdiamo la palla in avanti, urla”

All’Inter lei è un precario: come vive questa situazione con il riscatto fissato ad 11 milioni?
“Non ci penso. Finita la stagione, prenderemo tutti insieme una decisione. Per il momento la mia unica preoccupazione è fare bene e dare tutto per questa maglia. Poi vedremo che succederà”

Lei come si pone in proposito?
“Mi piacerebbe che l’Inter mi riscattasse, le dico la verità, ma ora non lo vedo come un problema: ora voglio solo giocare. A fine campionato prenderemo una decisione”

Ha visto cosa è successo alla Roma col Barcellona?
“Ero davanti alla tv e mi spiace che abbiano perso così, anche se contro una squadra fortissima. Ora speriamo vinca la prossima e che possa passare il turno”

La differenza fra la Roma e l’Inter, è data dal fatto che con le piccole-medie squadre, voi siete stati spietati. Giusto?
“Sì, ma loro, giocando la Champions, hanno tante partite, che portano grande fatica mentale e fisica. Tutte le settimane è una finale, e se per caso si fanno male 2-3 giocatori, diventa tutto più difficile. Ci sono passato un anno fa e posso assicurare che è così. Per noi che giochiamo solo il campionato, è più semplice, perché riesci anche ad allenarti meglio”

 

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