GdS – Materazzi: “Paragoni col Triplete pochi, il Napoli ora ha finalmente..”

Pensando a Marco Materazzi viene in mente l’ultima Inter vincente in campionato, quella del Triplete, cosi La Gazzetta dello Sport riporta le parole del difensore campione del mondo 2006 in merito ai paragoni in campo.

Ljajic e Perisic soprattutto contro la Roma si sono sfiancati sulle fasce come al tempo facevano Eto’o e Pandev. Vuol dire che hanno capito cosa significa rinunciare alla gloria personale per il gruppo. Passaggio fondamentale
Icardi come Milito?
Paragone pesante. Mauro ha grandi qualità, ora segna un po’ meno ma fa più lavoro sporco. Resta il fatto che Diego ha messo tutte le ciliegine sulle torte del triplete… Riparliamone“.
Sneijder e Jovetic, quelli che accendono l’attacco.
Wes era più completo e decisivo, anche perché capace di fare pure il metodista. Jo-Jo è un attaccante atipico
Paragoni tra i centrocampisti di allora e di adesso?
Dura. Stankovic per esempio è tra i giocatori più completi che abbia mai visto. Fisico, grinta, furbizia, intelligenza e tecnica. E non ha mai giocato nella posizione in cui avrebbe reso al meglio, quella di regista davanti alla difesa“.
Davanti alla difesa vien fatto il nome di Kondogbia: “Il francese mi sembra uno più di gamba, che ama andare più che ragionare o cambiare gioco. Kondo lo vedo più alla Vieira“.
L’ultimo paragone è ovviamente quello tra Mourinho e Mancini: “Sono diversissimi. Mou in Europa
è stato anche fortunato, ma decisivo. Auguro a Mancio di vincere presto la Champions per colmare questo gap.

Josè creava più empatia nel gruppo, Mancio ha più inventiva. Me lo descrivono molto diverso
rispetto a quando arrivò nel 2004. Sapersi correggere è un merito enorme“.
Il pensiero va poi ad una Champions con l’Inter attuale: “Si farebbe rispettare, ma non lotterebbe per vincere. Là oltre alla qualità serve l’amalgama. Basta vedere il Psg, è pieno di campioni ma arriva al massimo in semifinale“.
Lunedì c’è Napoli-Inter. Come finisce?
Vince l’Inter, con Mancini che punterà sulla difesa a tre e Murillo che con la sua velocità non concederà la profondità a Higuain, bravo ad andare alle spalle del difensore. Servirà una gara perfetta perché il Napoli gioca a memoria. La vera novità è che ora hanno un allenatore.

Benitez non lo era?

Sabato guardavo il Clasico e mi sentivo come Cristiano Ronaldo, Gerrard, Terry e Paolo Cannavaro. Tutta gente di personalità che con quello lì non si è mai trovata bene“.

Impostazioni privacy