GdS – Materazzi: “Mancini fa tanto turnover ma a breve bloccherà un suo 11”

Se l’Inter ha anima gladiatoria preferendo il carattere alla fantasia e se si chiede ad un tifoso chi in passato aveva queste caratteristiche, il primo nome sulla lista sarà quello di Marco Materazzi.

La Gazzetta dello Sport riprende proprio i pensieri di Matrix, partendo dalla corsa scudetto che vede l’Inter protagonista e sulla possibilità di arrivare fino in fondo: “I presupposti ci sono perché è una squadra quadrata che può fare risultato contro tutti.

Alcune rivali magari propongono qualcosa in più, ma sono meno concrete come Fiorentina e Roma che mi sembra che giochino meglio, ma non credo che i viola terranno questo ritmo sino a maggio. I giallorossi sono completi, bisognerà vedere se l’ambiente permetterà loro di centrare il bersaglio grosso“.
Non solo Roma e Fiorentina però, Materazzi analizza anche Napoli, Juve e Milan: “Il Napoli in questo periodo fa paura, sono organizzati, corrono tutti e hanno Higuain, uno dei cinque attaccanti più forti al mondo.

La Juve sta già rientrando, ma non credo che vincerà lo scudetto. Il Milan andrà in Europa League. Malgrado Mihajlovic sia bravissimo. Ma se manca la qualità c’è poco da inventare
Il vantaggio nerazzurro può essere l’assenza dalle coppe e quindi maggior freschezza: “Può essere un vantaggio enorme. Lo stesso Napoli che per ora in Europa ha schierato le riserve, in primavera con l’eliminazione diretta dovrà puntare sui big. E consumerà energie psicofisiche“.

Il turnover in compenso lo sta facendo Mancini, Materazzi la pensa così: “Coraggioso lui a cambiare
ogni domenica e bravi i giocatori a seguirlo. Ma credo che a breve verrà bloccato un 11 base. Per crescere e serve giocare insieme“.

Il gruppo sembra compatto. Uno dei segreti della sua squadra del 2010, l’ultima prima di questa ad
essere stata al comando dopo un terzo di campionato.
E’ il vero punto di contatto tra i due gruppi. Poi bisognerà vedere se anche questo saprà alzare dei trofei, Mi piace l’accostamento a Felipe Melo. Per essere un riferimento in campo non conta la fascia, ma quello che hai dentro. Lui e Medel contagiano gli altri

Miranda e Murillo come Lucio e Samuel?
Ci sta. Si potrebbe pensare che la coppia attuale abbia meno esperienza, ma Murillo è molto più
navigato di quanto dicano i suoi 23 anni

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