GdS – Il cuore di Biabiany più forte di tutto

E’ la favola della serata di ieri, Jonathan Biabiany fermato da un’aritmia cardiaca corre, segna e fa impazzire San Siro, come nei sogni.

Scrive La Gazzetta dello Sport che l’ultimo acuto firmato da Biabiany era di quelli pesanti, contro il Mazembe, quel 3-0 che valeva il timbro per vincere il Mondiale per Club, ieri invece gol meno prestigioso ma anche più intenso, la corsa verso i tifosi che vale tutte le sofferenze del passato.

Biabiany, 27 anni parigino delle banlieue, viene fermato nel settembre del 2014, notando un problema al cuore che ne poteva fermare la carriera, ma forse, anche per una Marsigliese cantata prima della partita, per l’ex giocatore del Parma la gara dei sogni doveva esser questa, caricato ulteriormente dallo sfregio fatto ai danni della sua nazione la scorsa settimana.

Biabiany è l’uomo che Mancini ha atteso silenziosamente per mettere in atto il suo 4-2-3-1, vicinissimo anche alla doppietta dopo una cavalcata di 70 metri prima e dopo un tacco di Icardi dopo, con Blanchard a salvare sulla linea, in una notte in cui l’Inter ritrova magicamente i gol, addirittura 4 dopo la sfilata di reti col minimo scarto.

La Marsigliese? Per me è stato emozionante – racconta Biabiany – è la prima volta che la sento dai tempi dell’Under 21. Penso alle famiglie che hanno perso i loro cari e prego perché tengano duro e questo momento passi. Io ora sto bene, ho lavorato duro in questi mesi e volevo ripagare la fiducia di Mancini. Scudetto? E’ dura, ma ora lo è anche per le altre. Dedica? Per la mia famiglia e mia moglie“, dedica fin troppo scontata in chi invece merita di vederla luce dopo un momento buio fatto di corsa e sacrifici, Biabiany è tornato al gol, con lui è tornata l’Inter, in attesa di un match col Napoli che già dal lunedì appare scintillante.

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