C’era una volta Kovacic, ora è boom Ljajic

Il weekend calcistico appena trascorso ha dato due indicazioni al panorama calcistico mondiale, il Real Madrid si fa staccare definitivamente dal Barcellona e l’Inter si prende la vetta della serie A, due cose teoricamente diverse ma con un filo conduttore, l’asse Kovacic-Ljajic.

Mateo Kovacic è stato il top player sacrificato davanti a sua maestà bilancio d’esercizio, motli pareri discordanti, è giovane, farà la fine di Coutinho esploso poi al Liverpool, e contemporaneamente veniva ingaggiato un talento mai esploso definitivamente, Adem Ljajic, e giù altre critiche perché inferiore secondo molti al Genietto di Linz.

Il weekend ha appena detto due cose, Kovacic nel Real Madrid è un pesce fuor d’acqua, voluto più per un capriccio che per esigenza, in una squadra che di fatto al Bernabeu ha dimenticato la voce “centrocampo” usando un 4-2-4 dove l’ex interista non rientra in nessuna posizione.

Di contro, se Kovacic ha visto il posticipo della serie A è andato a letto con gli incubi, Ljajic si prende l’intero palcoscenico, si innamora troppo della palla tentando gol impossibili ma poi fa segnare, dimostrando un’intesa con Jovetic ai limiti del matrimonio perfetto, relegando in panchina e quasi nel dimenticatoio quell’Ivan Perisic corteggiato per tre mesi.

Vedere Ljajic ieri ha fatto dimenticare Kovacic per vari motivi, primo la voglia di tirare in porta, pur sbagliando mira il numero 22, non un numero quasiasi nell’Inter, ha dimostrato testardaggine e voglia di provare il numero, poi la firma sul gol del vantaggio sul suo tiro non trattenuto, infine l’accensione del motorino quando sfruttando le ripartenze fa segnare Icardi e non spreca mai palloni, contro una squadra come il Frosinone che gli lascia si troppo spazio ma che poi non è in grado di fermarlo, aggiungendo la ciliegina sulla torta mandando anche in gol Marcelo Brozovic, uno arrivato all’Inter per far la differenza proprio insieme a Kovacic.

Non basterà certo una partita per segnare le sorti di Kovacic e Ljajic, ma se nel primo caso la follia di Perez unita al basso profilo di Benitez fanno sorgere nuvole grigie nel futuro di Mateo ecco che la risposta positiva nel match col Frosinone fa salire la quotazione di Ljajic, giocatore spesso vittima del suo carattere, ma se in positivo potrebbe anche diventare immarcabile, con sogni di gloria di chi ha abbandonato Kovacic in estate.

Impostazioni privacy