Ts – Le analogie difensive dell’attuale Inter con quella del Trap

Otto su dodici, statistica che può dir tutto e niente, equivale alle gare finite col minimo scarto (1-0) e che accomunano l’Inter di Mancini con quella del Trap versione 88/89, squadra dello scudetto record che iniziò le prime 12 partite con 10 vittorie e 2 pareggi, 21 gol fatti e appena 4 subiti, stesso filotto di partite con l’attuale Inter chiuse con la porta inviolata.

La statistica è ripresa dal Tuttosport che avvicina le due Inter, Zenga meglio di Handanovic come gol subiti ma solo perché nella statistica del portiere sloveno pesa come un macigno la gara con la Fiorentina e i 4 gol subiti.

Poi stessa attitudine difensiva con entrambe le difese ermetiche, Murillo e Miranda oggi, Ferri e Mandorlini ieri, ma se questa Inter tende ad addormentare il gioco una volta colpito l’avversario i nerazzurri 88/89 godevano delle folate offensive di Berti, Bianchi e Matthaus, oltre alle discese di Brehme che ogni volta diventavano pericoli per gli avversari.

Inter che mantiene il ruolino di marcia, dal punto di vista difensivo, anche con le grandi d’Europa, il Bayern Monaco ha tenuto inviolata la porta di Neuer per otto volte su dodici, il Lione 9 su 13, record che i nerazzurri possono eguagliare nel prossimo turno contro il Frosinone.

 

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