PAROLA ALL’AVVERSARIO – Francesco Oddo Casano, Corrieregiallorosso: “La Roma ha trovato consapevolezza, Dzeko il centravanti che mancava”

Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.

Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Inter – Roma e per questo siamo andati ad intervistare Francesco Oddo Casano vicedirettore di Corrieregiallorosso.com

Anche con l’Udinese abbiamo visto una Roma che vince e convince, mentre i nerazzurri per ora vincono soltanto mostrando un gioco lento e macchinoso ma una buona solidità difensiva. E’ più probabile che in un big match le due squadre confermino i loro trend oppure possiamo aspettarci dell’altro?
Da sempre Inter-Roma è una sfida spettacolare e piena di gol, è divenuta ormai una classica del nostro calcio, soprattutto a seguito dell’affiscinante sfida tre le due squadre per lo Scudetto, del periodo post Calciopoli. La Roma in queste ultime settimane ha ritrovato fiducia e consapevolezza, dopo un inizio un po’ in sordina e l’aspetto che colpisce di più è la capacità di Rudi Garcia – dimostrata in queste ultime gare – di cambiare continuamente il volto tattico alla propria squadra. L’Inter nei primi tempi non è mai riuscita a fare gol, è una compagine molto solida dal punto di vista difensivo, ma fa fatica a trovare la via della rete con regolarità. L’andamento della partita dipenderà anche dagli episodi e dalla capacità dei singoli di incidere sul match

Contro l’Udinese la Roma ha fatto due gol nei primi dieci minuti mostrando di saper entrare subito in partita. Pensa che Garcia dirà ai suoi di riproporre lo stesso atteggiamento a San Siro o proveranno a preservare le forze osto anche che i nerazzurri sono una squadra a cui piace tenere il pallino del gioco?
La Roma difficilmente specula sul risultato, è una squadra capace di difendersi meglio attaccando piuttosto che schierandosi con l’intero undici sotto la linea del pallone, è evidente anche però che come accaduto a Firenze, la squadra di Garcia dopo il possibile gol del vantaggio, potrebbe arretrare il proprio baricentro per sfruttare in contropiede la velocità di Gervinho e Salah

Falque, Dzeko e Gervinho contro Jovetic, Ljajic e Perisic, due tridenti importanti anche se mentre il primo gioca titolare nella Roma, il secondo non è mai sceso in campo. Quale dei due le sembra più completo a livello tecnico-tattico?
Quello nerazzurro è dotato di grande classe e tecnica individuale, ma allo stesso tempo è un tridente che dipende molto dallo stato psicofisico del singolo. Quello giallorosso è meglio assortito sicuramente: Dzeko è il centravanti che mancava alla Roma dai tempi di Batistuta e presto ritroverà la sua vena prolifica. Iago Falque è un calciatore di un’intelligenza tattica superiore alla media, è l’equilibratore della Roma, ma non disdegna la giocata offensiva sotto misura. Poi Garcia ha ritrovato il vero Gervinho: l’ivoriano è in uno stato di grazia incredibile, segna un gol di media a partita da quando è tornato titolare, forse mai come in questo momento la Roma ha avuto a disposizione un Gervinho così forte. Non dimentichiamo anche Salah, che da quando è arrivato in Italia, è sempre stato decisivo sia con la maglia viola sia con quella della Roma oggi

L’Inter è una squadra molto fisica; anche dietro Miranda e Murillo sono due che non tirano mai indietro la gamba. Pensa che in questo tipo di partite giocatori veloci come Gervinho, Iturbe o Falque possano esprimersi al meglio o possono incontrare delle difficoltà?
Apprezzo molto la coppia dei centrali nerazzurra: Miranda è un calciatore di esperienza internazionale, bravissimo in marcatura e altrettanto intelligente nella lettura delle azioni avversarie. E’ un calciatore che avrei portato di corsa nella Capitale, visto lo stato fisico ancora non al top di Leandro Castan. Murillo aggiunge al compagno di reparto quella rapidità che completa al meglio la coppia. E’ chiaro però che negli spazi aperti gente come Gervinho e Salah può fare male a chiunque, come si è visto anche a Firenze

I due ex della partita sono Maicon che si è ripreso con prepotenza la fascia destra nella Roma e Ljajic autore di un’ottima prova contro il Bologna e candidato ad una maglia da titolare contro la sua ex squadra. Chi dei due, almeno sulla carta, può risultare più determinante per le rispettive squadre?
Maicon iera sera è apparso nella sua miglior veste, nel formato Triplete per intenderci: è l’unico terzino al mondo che nell’ultimo decennio ha saputo deliziare il pubblico con giocate offensive di qualità elevatissima. Non credo però verrà rischierato dall’inizio a San Siro, perchè Garcia ha già affermato che in trasferta predilige calciatori leggermente più bravi in fase difensiva su quella corsia. Ljajic a Roma è stato un mezzo fallimento: si era presentato benissimo due anni fa, segnando anche gol decisivi, poi si è perso e l’anno scorso dopo aver concentrato nel mese di dicembre la maggior parte delle reti segnate, ha disputato un girone di ritorno mediocre. Non sarei meravigliato se entrambi partissero dalla panchina sabato sera

Garcia riproporrà la formazione anti-Udinese anche tatticamente parlando o dobbiamo aspettarci qualche cambio?
Non l’intero undici visto contro l’Udinese: rienteranno Salah e De Rossi, le cui condizioni andranno valutate però sino alla vigilia del match. Prevedo un 4-1-4-1 con Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne in difesa dinanzi a Szczesny, Daniele De Rossi a fare da schermo davanti alla retroguardia, Pjanic, Nainggolan mediani con Salah e Gervinho sui lati a supporto di Edin Dzeko. Di fatto lo stesso undici che ha vinto 2-1 a Firenze“.

 

Ringraziamo Francesco Oddo Casano e Corrieregiallorosso per la disponibilità.

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